MASCHERE

-Indossiamo tutti delle maschere e arriva un momento in cui non riusciamo più ad eliminarle senza toglierci anche la pelle con la quale sono diventate un tutt’uno-

(André Berthiaume )

20 pensieri su “MASCHERE”

    1. Pirandello fa la distinzione tra l’essere e l’apparire di ciascun uomo. L’autore parla di “recita del mondo”: l’umanità vive in un perenne palcoscenico, costretta a comportarsi in un certo modo. Ciò comporta secondo l’autore di “Uno, nessuno e centomila” una schizofrenia tra l’essere e l’apparire.La maschera insomma rappresenta questo conflitto evidenziando come gli individui assumano comportamenti diversi a seconda delle situazioni.
      Berthiaume va oltre : assodato che la maschera diventa un tutt’uno con la ns pelle…è prudente cercare di staccarla dolorosamente rischiando di andare incontro a scoperte nefaste di fallimenti magari di tutta una vita?
      Ecco io penso che prima o poi ci ritroviamo davvero nello specchio, magari al ns tramonto.Fortunati quelli che la maschera l’hanno indossata solo per andare a uno dei tanti balli della vita…. ciauuuu

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  1. Più che di maschere oserei dire di aspetti della personalità che si cerca di tenere sotto traccia ed altri che si tende a mettere in evidenza. Il problema di ogni individuo è riuscire a trovare un equilibrio tra l’indicibile e l’apparire. E, soprattutto, come tu ben dici: averne consapevolezza.
    Besos y besos querida🌹❤️

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    1. insomma silviat è la differenza tra l’essere e l’apparire, la schizofrenia di pirandello è un dilemma che si perde nella notte dei tempi, già del palcoscenico della vita parlavano i tragediografi dell’antica grecia… abbraccio e bacione

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  2. …si cerca di essere sè stessi il più possibile, eccetto in alcune situazioni complesse, in cui senza diplomazia, si rischia di farsi male.

    Ciao viky, un abbraccio

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