Oggi per riconoscere un vibratore ci vuole Sherlock Holmes

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Son finiti i tempi in cui i vibratori erano tenuti in cassaforte per non farli scoprire a genitori, fidanzati o mariti, oggi i sex-toys , i giocattoli per adulti, sono irriconoscibili, a meno che non si sia esperti in materia. Ci sono massaggiatori subacquei a forma di paperella per fare bagnetti non certo rinfrescanti, vibratori che sembrano rossetti e mascara, un anello vibrante per maschietti che sembra un gioiello, un fiore di plastica tipo sorpresa da uovo di Pasqua.
Ho visto un vibratore che sembra un mouse da computer, quello che avrei giurato essere un contaminuti da cucina, e anche delle simpatiche bamboline giapponesi che hanno tutta l’aria di innocui portafortuna.
Insomma oggi i sex toys sono insospettabili…peccato che personalmente non abbia ben chiaro come funzionano 😀
Il mercato di questi oggettini è fiorentissimo, perché secondo voi?
Merito o colpa della solitudine, della noia, della fantasia agonica caratteristiche dei nostri giorni?

26 pensieri su “Oggi per riconoscere un vibratore ci vuole Sherlock Holmes”

  1. ahhhhhhh non avevo dubbi (sul mercato florido). La solitudine incide anche da questo punto di vista. Io per fortuna ho trovato rimedio con una santa donna rumeno-moldava che però è una professionista ! Non solo rilascia la ricevuta fiscale ma mi ha fatto anche la Carta Fedeltà: ogni dieci “incontri”, uno è aggratis ! Santa donna…

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  2. Mah io non credo sia solitudine. Diciamo che sesso con il partner ed autoerotismo a mio avviso sono due cose distinte e non autoescludenti. Ovvio che in caso di solitudine quell e l’unica via e non è più una cosa sporadica, ecco u.u

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    1. il sesso con il patner ed autoerotismo vanno più che bene…se con il patner non raggiungi l’orgasmo ma è solo la mia opinione.. .per la solitudine…beh, hai presente sex and the city, Miranda? Ha marchiato un’epoca…ciauuu J.

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  3. Ciao Vicky e ben ritrovata.
    Mi mancavano proprio i tuoi arguti commenti sui più disparati argomenti.
    Nel merito del post non entro più di tanto perchè, a mio avviso, non è l’oggetto in sè ma l’uso che se ne fa, o meglio, dipende proprio dall’uso che se ne fa che può essere molto diverso da un caso all’altro.

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      1. buona serata anche a te..amichetta di blog…forse non sono molto i nostri tempi ma penso che una certa apertura mentale aiuti a non far finta di essere bigotti…anche se io non ho mai provato nulla del genere non sono contraria se fatto nel giusto modo…

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