STUPRATE. MA PER LA GENTE, LE DONNE SARANNO SEMPRE COLPEVOLI

Introduzione

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[…]Certo, noi ce la cerchiamo sempre, noi ci assicuriamo per farci violentare e riscuotereil premio, noi beviamo e stiamo fuori la notte, noi ci mettiamo le minigonne. E ci ritroviamo ancora una volta nel Medioevo, a difendere la nostra libertà e la nostra voglia di vivere.
Finiamo sotto lo schiacciasassi dell’opinione pubblica che si dimentica di noi, ma siricorda bene di che colore erano le nostre mutandine.
La violenza, per chi non conosce il dolore, non dipende dalla nazionalità, dal colore dellapelle, dal taglio degli occhi, dalla lingua che parli, dal Dio che preghi. Lo stupro non ha carta d’identità, passaporto, non conosce destra né sinistra, non è né ricco né povero. Lo stupro è un crimine conto l’umanità e basta.[…]
Infine vorrei ricordarvi, visto  che l’articolo ne parla: ma i due illustri carabinieri di firenze che fine hanno fatto? Così, tanto per…

Eccovi l’articolo di Claudia Pepe

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Un’estate, quella appena trascorsa, dal caldo torrido e da urla tappate da mani assassine.Un’estate suggellata da echi di ghigni animaleschi mascherati nella notte. Le donne ancora una volta hanno pagato per un’umanità distorta che le uccide, le violenta, le stupra. A Firenze  due studentesse americane hanno denunciato due carabinieri per stupro. La vicenda, ormai nota a tutti, è la storia di due ragazze che dopo aver passato la serata nella discoteca Flo, a piazzale Michelangelo, all’uscita, verso le due e mezza di notte, hanno chiesto informazioni a due agenti di una pattuglia di Carabinieri. La pattuglia era una delle tre intervenute sul posto per sedare una rissa. I carabinieri vedendole non estremamente lucide, si sono offerti di riportarle a casa. Dopo averle accompagnate nel palazzo in Borgo Santi Apostoli dove le ragazze hanno un appartamento in affitto, i due agenti le avrebbero violentate nell’androne. Il Post scrive che il sabato successivo all’accaduto uno dei due carabinieri accusati di avere stuprato due studentesse americane ventunenni a Firenze, si è presentato in procura e ha sostenuto di avere avuto un rapporto sessuale consensuale con una delle due ragazze, negando che ci sia stata violenza. Consenziente, quest’aggettivo che usano tutti quelli che si devono difendere, tutti quelli con le spalle al muro, tutti quelli che credevano di averla fatta franca.
Come vorrebbero, questi esseri mascherati da uomini, che la donna fosse sempre consenziente nei loro istinti inumani. Istinti che trovano la loro ferocia nell’oscurità di scale, ascensori, spiagge, camere da letto. Stupri vissuti con le mani che non trovano nessun appiglio se non quello di stringere i pugni pregando che passi. Che passi ancora una volta la notte della loro vita, il buio che le attornia, la cecità del mondo. Ma lo stupro non finisce mai nell’anima della donna, lo stupro è la morte in assenza di testimoni, lo stupro per noi donne diventa un incubo che non conosce risveglio. La violenza fisica si perpetua nella violenza morale, nel rapimento della nostra intimità. Entra in noi per lasciare oltre i brividi del ricordo, anche lo stupro dei commenti, delle ipotesi. Certo, noi ce la cerchiamo sempre, noi ci assicuriamo per farci violentare e riscuotere il premio, noibeviamo e stiamo fuori la notte, noi ci mettiamo le minigonne. E ci ritroviamo ancora una volta nel Medioevo, a difendere la nostra libertà e la nostra voglia di vivere.
Finiamo sotto lo schiacciasassi dell’opinione pubblica che si dimentica di noi, ma siricorda bene di che colore erano le nostre mutandine. Questa è gente che non vive distante da noi, no.
E’ il nostro vicino di casa, l’amico con cui prendi l’aperitivo, la moglie del tuo collega,la Signora che incontri sul tram. Persone che hanno due pesi e due misure per accusare. La violenza, per chi non conosce il dolore, non dipende dalla nazionalità, dal colore dellapelle, dal taglio degli occhi, dalla lingua che parli, dal Dio che preghi. Lo stupro non ha carta d’identità, passaporto, non conosce destra né sinistra, non è né ricco né povero. Lo stupro è un crimine conto l’umanità e basta. Veniamo violentate ogni volta che nessuno guardandoci in faccia non riconosca l’orrore e il ribrezzo. Veniamo violentate ogni volta che parlate delle lesioni che abbiamo riportato, ogni volta che ci trattate da bugiarde, disoneste, drogate, prostitute. Ogni volta che ci accusate di aver peccato di ingenuità, di aver irretito o, nel peggiore dei casi, di essercela andata a cercare, perché “se non vuoi andarci a letto, sulla macchina dei militari non ci sali”. Esperti di tutto quando l’anima non è loro. Esperti di tutto, tranne che delle nostre vite finite accasciate nell’aridità di questa umanità.

CLAUDIA PEPE

 

25 pensieri su “STUPRATE. MA PER LA GENTE, LE DONNE SARANNO SEMPRE COLPEVOLI”

  1. Mi piace, ovvero ho cliccato “mi piace”, perchè adoro qualsiasi tuo intervento, anche se inoltrato. Tuttavia sono davvero demoralizzato a seguito di tutta questa violenza.
    L’altra sera stavo iniziando a scrivere qualcosa anche io su questo argomento ma poi mi sono fermato perchè non vorrei essere mal interpretato ed offendere qualcuno.

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  2. Ho letto solo quello che hai scritto tu. Sono abbastanza nauseato quando sento parlare di stupri e di violenze sulle donne… per non parlare dei bambini.
    Nello stesso modo come anche a me farebbe piacere che fine hanno fatto i 2 carabinieri stupratori, desidererei anche sapere quali “effettive” pene “esemplari” hanno “pensato” i giudici relativamente agli stupratori del passato.
    Si sente spesso parlare di denuncia e di arresto… e poi: “Per favore non farlo più”?
    Ciao Viki.
    Quarc

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  3. La colpa è sempre stata nostra. Nostra di noi donne ì, tutte le donne. La “razza” più perseguitata della storia dell’umanità. Fin da quando Eva volle assaggiare il frutto dell’albero della conoscenza (e questo fu il suo peccato(?): voler conoscere, non fornicare con il serpente bigottoni religiosi!) E ne passeranno ancora di ere geologiche prima che di essere considerate socialmente alla pari del uomo-maschio. E si potrebbe aprire anche il discorso che si opprime ciò che fa paura…ma non si finirebbe più…
    E i due carabinieri? dove sono? insieme a quelli della caserma di Bolzaneto?

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    1. ecco, si opprime quello che fa paura eli. vedi quando ci furono le elezioni in america sapevo bene come ora che Hillary non era esente da peccato ma che rispetto a quelli di questo ignorante- eredità di famiglia- sciocco e arrogante vecchio imparruccato di trump era un gioiello.
      Bene ci furono due bloggers uomini che di fronte a questo mio ” parere” si schierarono apertamente con donaldone…perché non scegliere significa scegliere il peggio, come disse Socrate, che tutti conoscono. Questo perché la clinton è donna…quindi…ora si cucchino l’uomo con quello straccio di first lady…sai che goduria! e infine, in base a questo principio maschilista e indegno…ci cucchiamo tutti un disastro mondiale!

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      1. Ho avuto modo di discutere molto anch’io sulla Clinton. Che non è una santa, sulla quale politicamente si potrebbe dire molto e molto poco in positivo. Ma l’hanno distrutta perché donna, non perché politicamente inefficace (forse). Dubito avrebbe potuto fare peggio di questo imbecille con un gatto rosso in testa (e povero gatto!) Persino il Pakistan ha avuto un premier donna…E ora ci sorbiamo due deficienti (maschi, ma solo perché posseggono gonadi maschili) che stanno giocando a chi ce l’ha più lungo! Il missile? forse!

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      1. sì certo schifosi! ma vedi questo esecutivo che definisco di malaffare sta in piedi per l’esercito tutto, tenuto buono con prebende varie. quindi i due eroi non incorreranno nelle stesse condanne dei marocchini, o rumeni o polacchi… ma questo status quo ha anche il suo rovescio…a prebende maggiori corrispondono defezioni maggiori. Lo disse Temistocle grande politico e stratega militare greco del 500 a.c.
        Adoro gli antichi….

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      2. Gli Antichi la sapevano lunga, molto più di noi…se il nostro sistema giuridico si basa su quello antico romano un motivo ci sarà. Alla fine l’uomo moderno non ha inventato nulla, al di fuori delle tecnologie. Siamo ancora quelli di due mila anni fa. E l’Occidente è una società in decadenza. Rileggendo la storia delle grandi Civiltà passate se ne vedono tutti i sintomi. Tutti. Non ne manca uno!

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