“La ragazza del treno”: un film scarso e un libro imperdibile

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La ragazza del treno di Tate Taylor-2016

 

Finalmente ho trovato il tempo di scrivere non tanto del film suddetto quanto del libro: come spesso succede il primo non è affatto all’altezza del secondo.
Faccio presente che la sottoscritta non ha velleità né di critica cinematografica né tantomeno letteraria: esprime solo il  proprio  pensiero per il gusto di farlo, visti i discordanti pareri sull’argomento.
Non sto a raccontarvi la trama del film e del libro, molto complessa e che potrei riassumere così: nulla è come appare. La storia, complicata e ricca di colpi di scena, a mio parere perde colpi nella versione cinematografica a causa di una regia lenta e di interpretazioni non proprio da oscar: ha il merito però di avermi invogliato a leggere il libro, più pubblicizzato, se possibile, del film.
Mi è arrivato in dono per il mio compleanno insieme all’ultimo della stessa autrice, Paula Hawkins: “Dentro l’acqua” , che ho appena iniziato.
“La ragazza del treno” è davvero  un romanzo da non perdere che risponde perfettamente alle mie esigenze di lettrice onnivora sì, ma molto selettiva. Ho bisogno di storie avvincenti, di emozioni forti scatenate da situazioni magari improbabili ma proprio per questo in grado di scatenare la mia fantasia.
E la Hawkins è maestra in questo: trascina il lettore con una prosa di taglio giornalistico, veloce, perfetta nell’uso degli aggettivi- ho letto la versione in lingua originale-e soprattutto ricca di colpi di scena. Qui non trovate cieli azzurri, malinconie e romanticherire inutili, ma emozioni vere allo stato puro.
Insomma, se questo libro è uno dei maggiori bestsellers di sempre lo si deve senza dubbio ai contenuti che ogni thriller che si rispetti dovrebbe possedere: un’eccellente scrittura in prima persona che coinvolge ben tre protagoniste, creando un intreccio appassionante  e depistaggi, veri escamotages narrativi, continui che ti tengono col fiato sospeso fino alla fine.
Per me il vero punto di forza risiede nella caratterizzazione dei personaggi, in particolare in quello di Rachel, la protagonista, una donna depressa, alcoldipendente, che non si rassegna alla fine del proprio matrimonio: proprio per questo si tuffa in una indagine che coinvolge persone apparentemente al di fuori della sua vita, ma alle quali si affeziona, perché rappresentano l’incarnazione di quella felicità che sogna. In questa ricerca, Rachel intravede la possibilità di uscire dalla propria squallida  esistenza, di diventare importante per qualcuno .
Del resto ogni personaggio è alla ricerca di una scintilla di vitalità che illumini una routine monotona e stancante, fatta di bugie e segreti che a poco a poco vengono a galla,frantumandone la stagnante immobilità esistenziale.
“La ragazza del treno” è quindi un vivace ritratto di una realtà comune a molti di noi dalla quale spesso cerchiamo invano di sottrarci, a volte con esiti tragici. Per me la Hawkins ha scritto uno dei thriller più belli degli ultimi anni,sicuramente innovativo nella trama e nel tratteggio dei personaggi, capace di coinvolgere e sorprendere anche una lettrice disincantata come me.
Non perdetevelo.

10 pensieri su ““La ragazza del treno”: un film scarso e un libro imperdibile”

  1. Che piacere poter “gustare” di nuovo una tua recensione letteraria :). Avevo sentito parlare male del film (devo anche aver visto la parodia su Cinemasins) e, anche se so che spesso la pellicola non rende giustizia ai libri, ho pensato che il romanzo non fosse granché: direi che mi hai fatta ricredere. Grazie per questo bel post e spero di poter scoprire altri titoli che sono riusciti a sorprendere una “lettrice disincantata” ;).

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  2. Non sorprende che un film tratto da un buon libro, poi deluda. Mi è capitato tante volte.
    Riguardo a questo libro più volte l ho preso in mano in libreria senza decidermi per l acquisto. Non so bene il perché. Ora leggendoti…chissà.. 🙂

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