Dell’infelicità

strega2

-Nessuno è infelice se non per colpa sua-

( Lucio Anneo Seneca)

Concordo in pieno: non dobbiamo permettere agli altri di farci soffrire…in nessun modo e per nessun motivo.Amori, amicizie, carriera: in primis veniamo noi stessi, se ci vogliamo veramenre bene, poi gli altri.
Siete d’accordo con me e con Seneca oppure la pensate diversamente?

38 pensieri su “Dell’infelicità”

  1. Se è vero che “Il Destino è una Nostra Scelta”, è anche vero che è impossibile rimanere indifferenti di fronte alla malvagità di un certo “Genere Umano”… che fa scaturire tristezza… tanta tristezza.
    Questa tristezza o non felicità non dovrebbe essere colpa mia.
    Quindi… tutto giusto, ma, fino a un certo punto.
    Buon pomeriggio.
    Quarc

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  2. No, sinceramente non sono d’accordo con Seneca. Sicuramente era un pentastellato 🙂 Scherzi a parte, da buon neobuddista sono convinto anch’io che siamo noi i veri ed unici artefici delle nostre (s)fortune, tuttavia c’è una parte di Vincenzo ancora convinto che nella vita sia tutta una questione di culo (per dirla alla Aristotele).
    Molto dipende da noi stessi (più di quanto immaginiamo), ma moltissimo dipende da un destino che non possiamo modificare in alcun modo.
    Guardo la mia vita passata, guardo il mio presente e penso spesso: “cosa ho fatto per meritare cotanta infelicità ?”. Credo nulla !
    E’ probabile che faccia poco per scorgere quantomeno uno spiraglio di felicità, ma è altrettanto sicuro che non ho fatto (ne tantomeno faccia) nulla per meritare tanti sgambetti e tanti bocconi amari.
    Niente, è tutto culo, solo culo, fortissimamente culo. Se poi qualcuno mi vuol prendere in giro dicendomi che “quello lì ha scelto di passare sotto il cavalcavia proprio mentre tutto crollava”, allora mi smentisco e vi do ragione.
    C’è chi è Boateng e si mette a letto con Melissa Satta, c’è chi nasce Mobys e pensa, in perfetto stile tardissimo-adolescenziale: “Mondo ma non potresti gentilmente e cordialmente andartene affanculo ?”.
    Scusate le chiacchiere.

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  3. non concordo in pieno con Seneca, credo che in parte dipenda da noi stessi e in parte dagli eventi di cui non possiamo assolutamente impedirne o forzarne il decorso. E’ un’opinione personale legata al nostro passato e non credo valga alcuna regola stabilita. Ciao Vik

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    1. beh se mi capita una guerra tra capo e collo …ovvio che sarò preoccupata, se mi muore qualcuno sarò anche infelice. Ma seneca credo parli della nostra vita normale di tutti i giorni, di quella serenità che, senza catastrofi esterne, dipende da noi. Per esempio: molte donne soffrono per l’abbandono di uomini di cui dicono di essere innamorate: beh a mio parere bisogna uscirne, non farsi condizionare, volersi bene, salvarsi la vita. e questo dipende da noi. ciao dani

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  4. Concordo, ho appena scritto qualcosa di vicino, quando soffriamo siamo noi a generare quella sofferenza, che non è frutto di altri.
    Gli eventi certo hanno il loro peso, ma la reazione agli eventi è tutta nostra, la sofferenza prolungata è una scelta. Non è facile smettere di soffrire perchè (e faccio un’altra citazione) A volte è più difficile privarsi di un dolore che di un piacere ( Scott Fitzgerald), privarsi del dolore significa perdere l’ultimo collegamento con l’oggetto o la persona che quel dolore rappresenta.

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