L’83% delle mele vendute nei supermercati è inquinato da pesticidi, lo sapevate?

mele

L‘83% delle mele prodotte con sistemi tradizionali risulta inquinato dalla presenza di pesticidi.
E’ quanto rilevato da Greenpeace, che ha analizzato numerose mele in vendita da 23 grandi catene di distribuzione in 11 Paesi europei, Italia compresa.
Su 109 mele prodotte convenzionalmente, l’83% è risultato contenere tracce di sostanze chimiche identificate come pesticidi mentre i test compiuti sulle mele biologiche non hanno evidenziato tracce di questi prodotti.
Ha scritto Greenpeace:
-Metà dei pesticidi rilevati nelle mele convenzionali hanno effetti tossici noti per organismi acquatici come i pesci, ma anche per le api e altri insetti utili. Molte di queste sostanze chimiche sono bioaccumulabili, hanno impatti negativi sulla riproduzione o altre proprietà pericolose. A causa dell’incompletezza di dati e conoscenze disponibili su diverse sostanze e sulle loro miscele, non si possono neanche escludere rischi per la salute umana . Anche se tutti i residui individuati rientrano nei limiti stabiliti dalle normative, la varietà di sostanze chimiche trovate mostra che, dai campi al piatto, i pesticidi chimici sono una presenza troppo frequente nei nostri alimenti-
E infatti io non posso mangiare mele che non siano quelle del nostro orto: al primo spicchio iniziano a bruciarmi le labbra e poi tutta la mucosa della bocca, manco stessi ingoiando ortiche. E la stessa cosa non succede solo a me.
Vedete un po’ cosa mangiamo…

 

22 pensieri su “L’83% delle mele vendute nei supermercati è inquinato da pesticidi, lo sapevate?”

  1. Credo che ormai sia tutto alterato a qualsiasi livello, e il nostro organismo, lentamente, sia stia abituando ai vari veleni, per non soccombere immediatamente!
    Buon pomeriggio carissima e un bacione

    Piace a 1 persona

  2. Mi ricordo che la mia merenda a scuola alle elementari era una mela rossa 🍎 avvolta in un tovagliolo no di carta. Si mangiava a morsi senza sbucciarla. Non ho mai fatto mangiare una mela in buccia a morsi ai miei figli. Ma tanto … non se ne esce…

    Piace a 1 persona

  3. Alcune sono cosparse con una sorta di cera. Dicono che sia per la conservazione, ma anche per la lucentezza… mortacciloro! Comunque, quando leggo la parola biologico, mi vien voglia di entrare con tutta la macchina e fare un macello. Ci vendono la parola a caro prezzo, quasi fosse una qualità mai vista, quando un tempo era la regola della vita sana!

    Piace a 1 persona

  4. Basti pensare alle mele altoatesine, con la dicitura “biologiche”. Possono metterla in quanto la legislazione del Trentino AltoAdige, regione autonoma, consente l’utilizzo di prodotti vietati in Italia. Come conseguenza lungo la valle dell’Adige i bachi da seta non filano più il loro bozzolo.
    I produttori trentini ed altoatesini, poi, hanno acquistato meleti in altre parti d’Italia, dove fanno i trattamenti coi prodotti acquistati a casa loro (nei consorzi agrari italiani non sono vendibili).
    Considerando che la quasi totalità delle mele presenti nei supermercati sono di provenienza trentina (vedi melinda, o val di non, per citarne alcuni), è ovvio che non possano essere realmente non trattate da pesticidi.

    Ciao viki 🙂

    Piace a 1 persona

      1. Guarda è talmente esteso il fenomeno che chi alleva bachi da seta, anche a scopo pedagogico, si fa inviare le foglie di gelso dal sud, e le surgela fino al momento dell’uso.
        Ero un patito del biologico, ma ho smesso da anni ;).

        Ciao viki

        Piace a 1 persona

      2. Già … la legge riguarda l’uso dei prodotti sulla foglia; nessuno chiede l’analisi del terreno … non credo che nella pianura padana (tu dovresti essere nell’altro versante 😉 ) sia rimasto qualcosa di naturale.
        🙂

        Piace a 1 persona

  5. ” tutti i residui individuati rientrano nei limiti stabiliti dalle normative”

    questa è la cosa più divertente : se il limite fosse 10
    a 9,9 vai tranquillo
    a 10,1 vai al cimitero …
    ma è una cosa seria ?
    Che poi se ‘qualcuno’ si lamenta si fa anche svelto ad abbassarlo il limite … (e non sarebbe la prima volta …)
    un veleno entro i limiti fissati dalle norme (scritte da chi poi ?) non è veleno … è tutta salute …

    🙂

    Piace a 1 persona

Scrivi una risposta a vikibaum Cancella risposta