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Lettera a Giulia

acquarello

Quello che più di ogni altra cosa avrei voluto regalarti, Giulia,se tu fossi nata, è la libertà.
E qui le parole a poco servono, ché vale piuttosto l’esempio.
La libertà è un guinzaglio lungo
la possibilità di essere diversa da me pur amandomi
è il rassegnarmi a essere respinta
e qualora tu avessi sentito il bisogno di alzare un muro tra noi per poi infrangerlo
sarebbe stato il riprenderti riconoscente di averti ancora con me.
E’ amore incondizionato.
Giulia io ti avrei voluta libera.
Se mi avessi odiato lo avrei capito sforzandomi di esserti vicina, senza toccarti.
Sarei stata disposta a diventare per te quello che nel baseball è l’Home Plate: qualche “cosa” che si calpesta e a cui sempre si ritorna ma mai troppo acquiescente, affinchè tu imparassi che stima e fiducia vanno guadagnate.
Ti avrei sempre aspettato nelle tue fughe da me, amandoti incrollabile, senza dirtelo, anche nei tuoi esperimenti di odio perché l’odio è energia: talvolta brucia più incandescente dell’amore e spesso è precursore di libertà.
Avrei tentato di farmi piccina ma temo che la mia ombra sarebbe sempre stata troppo grande per te.
Ma se avessi provato a cancellarla come avresti fatto a riconoscere, un giorno, la tua di ombra?
Giulia,avresti capito che la libertà è anche paura.
Ma la paura non è la cosa peggiore che dobbiamo affrontare.
La peggiore è la paralisi dell’anima, mi sarei sforzata in tutti i modi di fartelo capire.
Comunque ti avrei lasciata andare continuando ad amarti e tu non avresti mai saputo quanto.

17 pensieri su “Lettera a Giulia”

    1. certo che ho apprezzato, ecco è proprio il caso in cui un like sentito sufficit…troppo avrei voluto dire su allende, il che e il dopo, con il vaticano che scandalosamente , da santo,bacia il fascismo di pinochet…lo sai se posso evito di parlare “inchiaro” di certe porcate…

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