
Possibilità di coltivazione della cannabis, detenzione legale fino a 15 grammi incasa, possibilità di commercio, (tutto solo per i maggiorenni), ma divieto di spaccio e di importazione e esportazione all’estero. Sono i principali punti della proposta di legge (3235) sulla Cannabis che approda alla Camera il prossimo 25 luglio, con voto previsto per il giorno successivo.
La legge (Disposizioni in materia di legalizzazione della coltivazione, della lavorazione e della vendita della cannabis e dei suoi derivati) presenta un cambiamento a 360 gradi dell’approccio legislativo in tema di droghe leggere,relativamente alla coltivazione, al consumo e al commercio delle sostanze derivate dalla cannabis.
La 3235, che dovrebbe sostituire la normativa attuale, risalente al 1990 (Dpr 309/90 – Jervolino-Vassalli), ripristinata dopo la bocciatura della Fini-Giovanardi da parte della Corte costituzionale, due anni fa, è stata promossa dall’intergruppo formato da circa cento parlamentari di vario orientamento, guidati dal senatore Benedetto Della Vedova.
Coltivazione – Sarà possibile la coltivazione della cannabis per uso personale. Un via libera che prevede la possibilità “a persone maggiorenni” della “coltivazionee detenzione personale di piante di cannabis di sesso femminile nel limite di cinque e del prodotto da esse ottenuto”. “Chiunque intenda coltivare cannabis ai sensi del periodo precedente – si legge nel testo – invia, allegando la copia di un documento di identità valido, una comunicazione all’ufficio regionale dei monopoli di Stato territorialmente competente, recante l’indicazione dei propri dati anagrafici e del luogo in cui intende effettuare la coltivazione”.
Detenzione e consumo – Verrà consentita, ma solo ai maggiorenni, la detenzione di5 grammi di cannabis (15 grammi potranno tuttavia essere detenuti in casa).Relativamente al consumo, la legge vieta di fumare prodotti derivati dalla cannabis “negli spazi pubblici o aperti al pubblico e nei luoghi di lavoropubblici e privati”.
Vendita – Lo spaccio resta un reato, è però consentita la commercializzazionedella cannabis all’interno di un regime di monopolio statale per la coltivazione delle piante, preparazione e vendita al dettaglio. In pratica lo Stato potrà autorizzare soggetti privati, che si possono riunire in associazioni, i cannabissocial club, a coltivare la marijuana e venderla in locali dedicati, sul modello di quanto avviene nei coffee shops europei.
Uso terapeutico – Via libera all’uso curativo della cannabis: “È consentita ladetenzione personale di cannabis e dei prodotti da essa derivati in quantità maggiori di quelle previste […], previa prescrizione medica e comunque nel limite quantitativo massimo indicato nella prescrizione medesima”. Il medico deve indicare “dose prescritta, posologia e patologia per cui è prescritta la terapia a base di delta-9-tetraidrocannabinolo (Thc)”.
Ruolo dello Stato – Il monopolio di Stato, assume nome “dei tabacchi e dellacannabis e dei prodotti da essa derivati”. Il ministero dell’Economia stabilirà”livello delle accise, il livello dell’aggio per la vendita al dettaglio, nonché il prezzo di vendita al pubblico”, sempre in capo al Mef le competenze per “la vendita al dettaglio della cannabis e dei suoi derivati, determinando la tipologia degli esercizi autorizzati e la loro distribuzione nel territorio”. Il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, disciplina invece “le modalità ei criteri di individuazione delle superfici agricole utilizzabili per la coltivazione della cannabis soggetta al monopolio di Stato, avendo riguardo all’esigenza di privilegiare aree economicamente depresse e, in ogni caso, escludendo la sostituzione di colture destinate all’alimentazione umana o animale”. I proventi ricavati dall’attuazione delle nuove norme “sono destinati al Fondo nazionale di intervento per la lotta alla droga”.
No alla pubblicità – “È vietata la propaganda pubblicitaria, diretta o indiretta,della cannabis e dei prodotti da essa derivati – si legge nel testo – . In caso di violazione al responsabile si applica la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da euro 5.000 a euro 25.000. Non costituiscono propaganda le opere dell’ingegno non destinate alla pubblicità”.
E voi, siete favorevoli o contrari?

Favorevole
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anche io
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Che poi, fa meno male di una sigaretta. Volendo il lato salutista.
Dà meno respiro a organizzazioni illecite. Troveranno il modo ,ma è già qualcosa.
Più soldi nelle casse statali. Si spera possano aiutare.
Non vedo ragioni per il “no”. Tranne quel piccolo Stato che occupa il suolo romano, troppo morale e poco coerente…
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e quelbel personaggio del ministro Costa, quello del famigerato lodo Alfano, ricordi?
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Certo, che qualche giorno fa ha sostenuto fosse una contraddizione legalizzarla?? Evidentemente ha un forte appoggio cattolico
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è un’ipocrita che ha cambiato bandiera come il vento …fido berlusconiano ,l’inciucio fatto persona
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Favorevole ….
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anche io
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FAVOREVOLE!
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aussi moi
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favorevole X10!
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anche io
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e speriamo: favorevole e di più…me gusta Alexis in grande: che donna!
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ma non capisco il perché non sei il primo che lo dice: mi piace e di molto. e allora?
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strafavorevole ma sia ben chiaro che nella mia (già abbastanza lunga) vita non l’ho mai neppure provata ed ovviamente non intendo iniziare ora …
considerato che produce meno danni del tabacco e dell’alcol che lo Stato “spaccia”,
considerato che oggi provoca un commercio gestito dalla malavita organizzata,
considerato che il proibizionismo non ha mai prodotto gli effetti sperati,
considerato che può produrre un gettito per l’erario,
considerato che non si obbligherà nessuno ad assumerla controvoglia
direi che non ci sono motivi plausibili per essere contrari …
se poi si volesse estendere anche “riliberalizzando” la coltivazione della canapa anche per tutti gli altri innumerevoli utili utilizzi della stessa (quelli che non piacciono a molte multinazionali) sarebbe una gran cosa …
http://www.dolcevitaonline.it/la-differenza-tra-canapa-e-marijuana-spiegata-in-modo-semplice/
ciao 🙂
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concordo claudio
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FAVOREVOLE…ma come al solito le cose vengono fatte affinchè il nostro amico Stato ci guadagni sopra…infatti si parla chiaro bisogna comunicare la coltivazione ai Monopoli di Stato (i quali probabilmente poi ti chiederanno di pagare le relative accise) e la vendita passa sempre sotto la gestione dei Monopoli…..perchè il Monopolio ragazzi, mette sul prodotto un sacco di tasse affinchè il prodotto costi di più e la gente non sia incentivata a comprarlo…vedi alcool e sigarette…lo fanno per il tuo bene !!!
Ma vaffanculo va….
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Legalize it! Favorevolissimo !!!!! W la Ganja!!!
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idem…favorevole
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Lo spero, ma credo che alla fine, purtroppo faranno in modo di bloccare la liberalizzazione: per la presenza del Vaticano e per il fatto che nessun governo vuole persone con la mente più “aperta” con più libertà di pensiero, ma soltanto marionette che non intralcino i loro progetti di potere ..o forse sto dicendo soltanto cazzate…..in questo momento mi servirebbe una branza ahaha 😉 😉
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mah…io invece ho speranze, nonostante il caro costa e il vatican-gate
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