Spinster, Making a Life of One’s Own, cioè: ZITELLE, farsi la vita da sole, di Kate Bolick, un libro da leggere

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Il memoir-manifesto di questa 40enne bella, disinibita, dalla carriera in continua ascesa, dotata di una penna caustica e invidiabile è uscito l’anno scorso negli USA: io l’ho scoperto ora, anche perché sono stata preceduta da cinema e tv.
Dunque , va a Kate il coraggio di aver annullato 40 anni di lotte per eliminare il termine zitelle e sostituirlo con single che poi non ha cambiato di molto la situazione: una donna che non tira a trovarsi un uomo e metterselo in casa: è guardata con sospetto, a volte compatita, poverina ha solo i gatti…
E qui dichiaro subito che i felini rappresentano, il più delle volte, una compagnia migliore di quella umana visto cosa circola giornalmente nel mondo dei nostri simili.

I tempi sono cambiati, sottolinea Kate, smontando il presunto “global dream” femminile di ogni epoca: un marito a tutti i costi.
-La verità? Non abbiamo più bisogno di un compagno per avere figli (fecondazione artificiale, adozione) né per sopravvivere (siamo brave, facciamo carriera). E questo, non la crisi, spiega il crollo verticale dei matrimoni in USA (ma anche in europa , aggiungo io). La nuova zitella è una donna che sceglie di non stare in coppia. O può anche farlo, ma resta single dentro-
Ecco la genialità di Kate Bolick: lo zitellaggio non è uno stato sociale, bensì un approccio diverso e più gratificante alla vita.Condanna- come me– l’ipocrita persistenza del mito del principe azzurro e della famiglia felice a tutti i costi,  vedi la glorificazione dei Brangelina e delle coppie hollywoodiane ad esempio, ed è contenta che film per bambini come Frozen e Brave- li adoro– abbiano introdotto nuovi generi di storie, diverse dalla Sirenetta, La Bella Addormentata e La Bella e la Bestia, che finiscono sempre con un matrimonio.

D’altra parte la paura di non avere abbastanza intraprendenza, di non riuscire a vivere sole senza sentirsi abbandonate induce molte donne a unire la propria solitudine a quella di un’altra persona e magari tale decisione finisce per rivelarsi fonte di incomprensione, sofferenza e solitudine morale.
Molto meglio la solitudine, anche se , a volte, è difficile ammetterlo.
Certo, si può cambiare idea, scrive  Kate: La poster girl delle single è stata per anni Cameron Diaz, che ha rifiutato la mistica della maternità e del matrimonio. Ora si è sposata con Benij Madden ed è un po’ meno spinster, ma l’attitudine le è rimasta.
Io stessa ho sposato la causa zitellaggio per molti anni, non ho ceduto neppure quando sono inciampata nel mio primo grande amore.
Sono arrivata  alla resa tre anni fa..ma a dir la verità  il consorte  mi ha posto di fronte a un bivio:-O mi permetti di far di te una donna onesta oppure ci lasciamo-Non ho avuto scelta..davvero  🙂

4 pensieri su “Spinster, Making a Life of One’s Own, cioè: ZITELLE, farsi la vita da sole, di Kate Bolick, un libro da leggere”

  1. dopo aver smesso di di rdere nel leggere l’ultimatum del consorte rispondo: sì, concordo con Kate, non per niente io mi sono realizzata dopo il divorzio e anche quello della maternità è un mito: non tutte le donne vogliono essere madri oggi. Possono anche permettersi di non esserlo

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    1. -Possono anche permettersi di non esserlo- pensa l’altro giorno una collega ginecologa ha detto:-non tutte le donne possono permettersi di non fare figli…-e questo è il libro di kate… concordo

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