Referendum: inaccettabile l’invito all’astensionismo

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è il terzo articolo che ribloggo sul sì al voto di domani, quanto a napolitano ho già commentato in merito: certi politici non si tacciono neppure a 100 anni , del resto, le abitudini a conclamate connivenze non si perdono.e la vergogna per certa gente è merce sconosciuta. mettici il popoli italico accidioso e belante nella maggioranza e la frittata è fatta.

VIKI BAUM

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Domenica si terrà il referendum abrogativo sulla concessione delle estrazioni di idrocarburi in mare entro le 12 miglia marittime (circa 20 km dalla costa), ottenuto da nove Consigli regionali (di Basilicata, Marche, Puglia, Sardegna, Veneto, Calabria, Liguria, Campania e Molise) che hanno depositato le firme necessarie per la consultazione popolare. Il Governo ha stabilito in modo del tutto surrettizio e scorretto di non accorpare il referendum alle elezioni amministrative di inizio Giugno, non permettendo una campagna informativa sufficientemente lunga e, di conseguenza, sarà sicuramente maggiore la difficoltà per raggiungere il quorum, fissato al 50%+1 degli aventi diritto al voto; inoltre il costo di questa operazione di spachettamento raggiungerà una cifra enorme, ossia oltre 300 milioni di euro, un inaccettabile spreco di denaro pubblico, così come risulta decisamente grave e negativo, sotto il profilo istituzionale, l’invito all’astensione, quando, invece, era lo stesso Presidente del Consiglio, nonchè segretario del Pd, Matteo Renzi a richiedere a…

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