Quanto vale la verginità oggi?

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Ho ritrovato nel piccì una notizia vecchiotta: l’avevo messa da parte per usarla come ispiratrice di un post, poi me la sono scordata.Oggi, data una mia recente esperienza, la rispolvero.
Dunque, in una città del nord,un 50enne,dopo la fine della sua ultima relazione amorosa, ebbe la bella pensata di imbrattare un muro con la scritta “50enne giovanile cerca vergine” seguita dal suo numero di telefono, ma questa accorata ricerca gli è valsa dei guai con la giustizia datosi che è stato fermato dai carabinieri che l’hanno sorpreso proprio mentre scriveva il messaggio. I militari hanno notato che l’uomo nascondeva nei pantaloni un taglierino.
Si beccò quindi una denuncia per porto abusivo di oggetti atti ad offendere e per imbrattamento di cose altrui.
Questa notiziola tragicomica mi ha fatto pensare: ma davvero vale così tanto oggi la verginità di un donna?E’ regressione a valori medioevali oppure nei secoli nulla è cambiato, il nostro “valore” sta sempre per buona parte “lì”?
Insomma uomini e donne oggi che valore danno all’illibatezza?
Ho inoltre scoperto l’esistenza di un kit pro verginità: insomma un escamotage per aiutare le giovani donne che vogliono convincere i propri compagni di essere arrivate illibate fino a loro.
Basta rivolgersi a un sito: hymenshop.com che vi fornirà un imene artificiale-una membrana finta prodotta a Hong Kong- ed una bustina di sangue taroccato.
Il tutto a soli 29 dollari e 95.
Lo stesso sito conferma che il kit funziona perfettamente: in 5 minuti, voilà,si ritorna vergini.
Insomma nulla di nuovo sotto il sole.
In “Memorie di una donna di piacere”,meglio conosciuto col titolo “Fanny Hill”, un romanzo erotico di John Cleland, pubblicato per la prima volta in Inghilterra nel 1748, si racconta di come le prostitute d’alto bordo di quei tempi si fingessero vergini per spolpar danari a babbioni ricconi fingendosi vergini mediante l’uso di una spugnetta e sangue di piccione.

Veniamo ai nostri giorni: secondo voi che valore ha oggi la verginità di una donna?Perché mentre da una parte c’è come una corsa “a perderla” dall’altra aumentano le ultraventenni che la conservano con ostinazione per l’uomo dei loro sogni. Poi magari scopri che hanno fatto tutto, ma proprio tutto tranne “quello”, come è capitato a me con una 25enne che mi confidava qualche giorno fa i suoi intimi segreti, lasciandomi stupita non poco e suggerendomi l’idea di un post sull’argomento nonché di un supporto psicologico per la “demì vierge”, ma sono stata zitta per non turbare tanta ipocrisia  😉

15 pensieri su “Quanto vale la verginità oggi?”

  1. Con tutto il rispetto per le idee altrui per me la verginità é solo una sottile membrana all’interno del tempio senza alcun valore.Conta solo per povere menti maschili con seri complessi d’inferiorità e di insicurezza nonché timore del confronto con gli altri maschi.E alle femmine cresciute con rigidità e bigottismo da religioni maschiliste educate alla sopportazione della sfigataggine di certi maschi e che hanno paura dell’organo maschile.Secondo me,eh! Senza mancare di rispetto a chi dà valore a queste cose.Noi donne allora dovremmo pretendere lo stesso,no? Meglio essere gli ultimi che i primi,per me!

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    1. io credo solo alla verginità del cervello, intesa come un foglio bianco che continuamente si rinnova alla conoscenza, bianco perché senza pregiudizi e sovrastrutture…il resto è idiozia femminile e maschile…

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  2. Io penso che i valori personali siano molto soggettivi e non debbano essere usati per ottenere qualcosa, vedi l’esempio dei babbioni. Più che altro, bisogna considerare un altro valore e cioè quello che ti porta a concederti a qualcuno che ritieni molto speciale. Inteso così ha molto più senso.

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  3. Dovevo concludere ed ho fatto invio. In conclusione un valore può essere qualcosa di personale, che da’ gioia a chi lo crede tale e non può essere assolutamente una pretesa dell’altro altrimenti si cade nel ridicolo. Il vaore è vissuto come tale e goduto solo dalla persona che ci crede.

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    1. commento ineccepibile M. Antonia, pienamente d’accordo con te. E qui mi viene in mente quello che dissi,
      ” la prima volta” e mi venne spontaneo”: -ci stiamo facendo un regalo- perché eravamo giovanissimi, tutti e due e senza alcuna pratica esperienza, ma funzionò , alla grande :-). ciaoooo!

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  4. Sono contento di trovare ogni tanto una donna che usa la testa e non si fa condizionare da pensieri post progressisti volti ad alienare valori in cui si crede realmente.
    Un dono fatto con amore, acquista valore nel tempo, non lo perde.
    Apprezzo l’intelligenza e la saggezza di Mariantonietta, mi ritrovo nel suo pensiero…
    Ciao Viki….

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    1. Anche per me è l’unica verginità che conta…l’ho già scritto, saper sempre iniziare da capo, evolversi, essere duttili per conoscere a 360° …quanto a quella fisica, può essere davvero gratificante regalarla a chi l’apprezza e che magari ti ricambia con la sua come è capitato a me…ma personalmente sono altri i valori in cui credo!
      E credo altresì che ognuno di noi abbia i propri,che rispetto, importante è crederci e non usarla- la verginità- simil moneta di scambio, come giustamente ha fatto notare maria antonietta.

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