Dopo una firma sofferta, anche in California il suicidio assistito è legge

Diventa legale in California la possibilità per malati terminali di optare per il cosiddetto suicidio assistito, dopo la firma – particolarmente sofferta – del governatore Jerry Brown, cattolico ed ex seminarista.
Sale così a cinque il numero degli Stati americani – dopo Oregon, Vermont, Washington e Montana – dove la pratica è consentita.
Il governatore della California Jerry Brown ha annunciato di aver sottoscritto il provvedimento dopo una profonda e accurata riflessione e dopo aver ascoltato diversi pareri tra cui quello di un vescovo cattolico e di medici di sua fiducia.
-Non so cosa farei io in caso di prolungata e dolorosa agonia. – ha spiegato Brown – Sono sicuro tuttavia che sarebbe un conforto poter considerare tra le opzioni quella contemplata in questo testo-.

Da Ansa.it

Personalmente sono più che favorevole al suicidio assistito: e applaudo al governatore della california, cattolico, che ha firmato il provvedimento allineandosi così agli altri 4 stati dell’unione.
Le crepe in vaticano city aumentano e a nulla servono le operazioni di “photoshop all’immagine” di Francesco papa…che tali sono state le sue ultime esternazioni…

8 pensieri su “Dopo una firma sofferta, anche in California il suicidio assistito è legge”

  1. Ecco un altro Governatore che da oggi dovrà vivere sotto scorta. Da quelle parti se ti viene un’idea che anche solo lontanamente va ad intaccare qualche “dogma” rischi di scatenare il fanatico di turno pronto a farti fuori (vedi medici abortisti uccisi). ❗

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  2. Un inno al coraggioso Jerry Brown: capace di andare oltre le proprie convinzioni religiore, per abbracciare un’esigenza più che mai umana, ovvero quella di vivere e morire con dignità e discernimento…
    Bacio di petali vellutati….

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      1. Trovarne… Ma forse qualcosa si muove. Anche il tizio che ha fatto coming out,sembra la pietra che dà il via allo smottamento: della serie che, o cambiano, oppure finiranno seppelliti dalla valanga…

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  3. Non mi piace suicidio assistito: preferisco morte dolce.Perché chi ricorre all’eutanasia é arrivato a livelli tali di sofferenza e annientamento fisico e psichico che la morte appare come una dolce liberazione.Negare l’eutanasia a un consapevole malato terminale la cui vita é solo quotidiano dolore é un reato di una crudeltà assurda!

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