La sacralità delle acque e degli alberi: culti antichissimi che il cattolicesimo ha combattuto con ogni mezzo

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E’ probabile che la sacralità dell’acqua derivi dal suo potere fecondante e dallo scaturire dalle viscere della madre terra; in seguito con l’evolversi delle religioni e dei riti si riconobbero in lei attributi purificatori e terapeutici.
Anche gli alberi nella notte dei tempi dovettero apparire come espressioni miracolose della madreterra, simbolo del rinnovarsi delle stagioni e quindi della vita.
Successivamente tutte le civiltà rivendicarono il loro albero sacro.
Così entrarono nelle filosofie delle più complesse religioni rappresentando, con la loro verticalità, il desiderio di ascesa spirituale proprio di ogni uomo.
Inoltre si identificarono con il legame tra tre mondi: il sotterraneo, o degli inferi con le radici, quello della superficie terrestre con il fusto e quello dell’aria con la chioma, fino a diventare “l’asse del mondo” o “pilastro del cielo”.
Come per le montagne e le rocce, anche i culti delle acque e degli alberi sopravvissero a tutte le religioni; la Chiesa Cattolica cercò invano di sradicarli: dovette assimilarli nonostante in vari concilii si sia prodigata con ogni mezzo per eliminarli.
Ricordo, tra i tanti, quello di Tours del 567 dove ci si rivolge a quei curati di campagna troppo tolleranti riguardo a certe pratiche delle loro “pecorelle” e si ricorda che:
-Invochiamo quella sollecitudine tanto ai pastori che ai preti in genere affinché, dove vedranno coloro che sembrano persistere nella loro stoltezza di compiere presso qualche pietra o alberi o presso fonti, luoghi designati dai pagani, degli atti incompatibili con le regole ecclesiastiche, siano cacciati con autorità dalla Santa Chiesa.
Indicativo poi è il sermone di S.Eligio vescovo di Noyon (VII secolo ):
-Che nessuno faccia voti presso gli alberi…tagliate gli alberi chiamati sacri… e che non si osi trasportarli a casa per farne fuoco-
Ancora riporto l’Admonitio Generalis di Carlo Magno del 789:
-In quanto ad alberi o rocce o fonti dove taluni sciocchi accendono lumi o praticano altri culti ordino che questo uso pessimo ed odioso a Dio, ovunque venga trovato, sia rimosso e distrutto-
Quale ottusità, arretratezza, ignoranza e questi sono solo alcuni esempi di quanto si sia prodigata nei secoli la chiesa cattolica per diffondere superstizioni e tabù.
Ancor oggi l’albero è oggetto di un singolare e curioso culto che consiste nell’addobbarlo in occasione del Natale: in effetti tale usanza nulla ha a che vedere con la Natività di Cristo: è probabile che l’addobbo dell’albero in pieno inverno auspichi il ritorno della primavera.
L’associazione alberi-fonte è spontanea, spesso la sacralità dell’uno passa automaticamente all’altro, così come ci riporta Servio:
-Nullus lucus sine fonte, nullus fons non sacer-dove lucus è il bosco sacro, quindi : nessun bosco sacro senza fonte, nessuna fonte non sacra.
Anche Virgilio nell’Eneide ci parla di una fonte sacra( VII, 84) e di un bosco sacro abitato da Giove (VIII, 351).
La natura e soprattutto gli uomini hanno cancellato la maggior parte delle fonti, degli alberi e dei boschi sacri.
Per questa ragione quasi sempre la ricerca delle divinità delle acque e dei boschi è affidata a poche fonti epigrafiche, a cenni di cronaca romana, alle tradizioni popolari- importantissime- alle indagini sull’origine dei culti cristiani e infine alla toponomastica.
Per esempio: a Genova mi sono imbattuta in una delle sue vie più caratteristiche: via Luccoli.
Il nome potrebbe derivare da luculi (boschetti sacri): si dice infatti che da qui si estendeva un bosco che aveva come culmine la cima dell’attuale Villetta Di Negro.

40 pensieri su “La sacralità delle acque e degli alberi: culti antichissimi che il cattolicesimo ha combattuto con ogni mezzo”

  1. Una precisazione è d’uopo: l’albero sacro è presente nelle culture nordiche, vichingo-norrena e celtica.
    È difficile immaginare una cultualità relativa gli alberi presso culture che avevano a che fare con territori spesso desertici; infatti sono molto più numerose culture che pur avendo come dea madre la terra, riconoscevano nei riti della fertilità i funghi, dall’amanita muscaria presso i Caldei e diffuso in tutto il medio oriente e gran parte dell’Asia, allapsilocibe in Messico e parte dell’America centro-settentrionale.
    Ciò non toglie che il frassino fosse importantissimo per i Norreni, Yggdrasil, l’albero del Mondo con gli inferi tra le radici ed i cieli tra i rami, è un frassino.
    ciao, buon fine settimana.

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  2. L’Albero della Vita sostituito con l’albero di Natale….se penso quanti miei antenati,sia di sangue sia fratelli Nativi,sono stati uccisi dalla tirrannía della chiesa e non solo! E nessuno ci ha mai chiesto nemmeno scusa.La mia Religione viene ancora considerata estinta da qualche pirla con la veste talare.Invece siamo ancora qui,con i nostri alberi,le nostre fonti e i nostri riti!

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      1. Anche musulmani ed ebrei non scherzano: dopo l’ultima fatwa ai pupazzi di neve perché rappresentano il male direi che si sono superati! Purtroppo le religioni maschiliste sono così:antropocentriche e violente.Ma parlano di pace……

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      2. Il cattolicesimo è sceso a patti per aumentare il numero delle proprie pecorelle. Ha assorbito le usanze pagane mascherandole abilmente per secoli. Ad esempio la festa del dio sole è l’attuale natale, sulle cui basi meglio celare un velo. Sono cristiano più per scelta genitoriale che personale, ma apprezzo la cultura nordica a tal punto da avergli dedicato un romanzo fantasy.

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    1. certamente , il cristianesimo è una delle 3 grandi religioni monoteiste, il cattolicesimo è una delle tanti sub-religioni, setta è il termine esatto, che ne è derivata, insieme a molte altre. Che poi il Vaticano sia diventato uno stato ricchissimo con coreografie varie fondato sul famoso “falso di costantino” è altra faccenda. ciao marzia!

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      1. Parlavo dell’etimo che di certo conoscerai..
        Su questo tema dobbiamo un attimo discutere.
        Mio marito è con te, te lo anticipo..
        Ma pazienta: mi faccio prima un caffè, però 😀

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  3. ho sempre avversato i cd “dogmi” della chiesa, una setta (come dici tu) che ha stravolto a proprio uso e consumo gli insegnamenti del passato. Basta pensare agli scempi del Concilio di Nicea per capire che tragedia ci stiamo trascinando dietro ancora adesso… io mi ritengo un seguace dei riti “pagani”, tra cui c’è quello degli alberi e della natura…ottimo spunto Vikivik 🙂

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