Per secoli si è discusso se l’omosessualità sia una malattia: ora pare dimostrato che è l’omofobia ad essere una patologia

Uno studio italiano dell’Università Tor Vergata di Roma e dell’Università degli Studi dell’Aquila pubblicato sulla rivista ‘Journal of Sexual Medicine’, condotto con test psicometrico su 560 studenti universitari, suggerisce che l’omofobia possa prosperare nelle persone pavide, ostili e con una forte paura sociale,tutti segnali di un possibile grave disturbo mentale che scatena l’odio verso gli omosessuali.

-L’omofobia è stata spesso declinata come il frutto di condizionamenti sociali o religiosi – spiega all’Adnkronos Salute Emmanuele A. Jannini, co-autore dello studio e docente di sessuologia medica a Tor
Vergata – noi abbiamo scoperto per la prima volta, grazie a test psicometrici, che ci sono delle caratteristiche della personalità che creano il terreno fertile affinché esploda l’odio e l’avversione contro chi è omosessuale. Caratteristiche che potrebbero nascondere un disturbo mentale.
Paura, ostilità e rabbia repressa. Dopo aver discusso per secoli se l’omosessualità è da considerarsi una malattia, per la prima volta abbiamo dimostrato che la vera malattia da curare è l’omofobia– conclude Jannini.

Personalmente ritengo che molti omofobi , se si decidessero a fare outing sarebbero finalmente in pace con il mondo e con se stessi 🙂

8 pensieri su “Per secoli si è discusso se l’omosessualità sia una malattia: ora pare dimostrato che è l’omofobia ad essere una patologia”

  1. E adesso chi lo dice a quelli che li buttano giú dai palazzi o li bruciano vivi? Una persona può stare sulle palle,é inevitabile,ma che stia sulle palle per l’orientamento sessuale è da dementi forte! Gli omosessuali,maschi e femmine,sono sempre esistiti e tra loro ci sono sia belle persone che persone di merda come tra gli etero.Vedi quell’Enzo Miccio o Vendola: mica si è omofobi se stanno sui coglioni!

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