Joakim Garff, “SAK morso da un folle topo di biblioteca”.

-“Quando leggo un libro”, scrive il 13 gennaio 1848, “a divertirmi non è tanto il libro in sé quanto piuttosto l’infinita possibilità che deve esserci stata ad ogni passo, la storia dettagliata, fondata nell’individualità dell’autore, lo studio, ecc.”- anche per me è così…lettore decisamente onnivoro kierkegaard—e il finale dell’articolo mi piace assai assai…:-)

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