Musei italiani : arrivano i direttori stranieri

Visitors inside the Uffizi Gallery for the "Museum Night" event in Florence, Italy, 16 May 2015. ANSA/MAURIZIO DEGL'INNOCENTI
Visitors inside the Uffizi Gallery for the “Museum Night” event in Florence, Italy, 16 May 2015.
ANSA/MAURIZIO DEGL’INNOCENTI
Museo di Brera
Museo di Brera

Arrivano direttori stranieri per i musei pubblici più importanti d’Italia, 7 tra i 20 nominati. Italiani gli altri 13. Franceschini: -Si volta pagina. Sono scelte di altissimo valore scientifico che colmano anni di ritardi-
Il cambio di guardia più eclatante è avvenuto agli Uffizi dove il direttore Antonio Natali è stato sostituito alla guida della celeberrima galleria da un tedesco, Eike Schmidt, 47 anni, esperto di arte fiorentina di fama internazionale. A Capodimonte va Sylvain Bellenger. A Brera, James Bradburne.
Che voi sappiate, ci sono italiani alla guida dei più prestigiosi musei del mondo? Che mi risulti no, ma non sono una esperta del settore…

21 pensieri su “Musei italiani : arrivano i direttori stranieri”

  1. Non commento perchè sarei da censura!Che vergogna!!!! Noi, la culla della storia, della civiltà e dell’arte che parlavamo di filosofia quando i popoli dei nuovi direttori stava ancora sugli alberi! L’unica cosa che mi consola è che siamo messi talmente di cacca che almeno con questi stranieri siamo sicuri che qualcuno penserà a tutelare le nostre opere d’arte. Perchè gli italiani anche in questo fanno schifo!

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  2. penso che, in questo preciso momento storico della nostra nazione derelitta…sottolineo: in questo momento…la cosa sia positiva perché sicuramente saranno meno burocrati e sapranno tutelerare le ns opere d’arte…-forse mi sbaglio, ma questa novità potrebbe anche far sì che i nostri prendano atto che anche questa è gobalizzazione e che bisogna essere competitivi anche nella gestione del patrimonio artistico, Faccio presente che ci sono gare europee, e se nessuno dei nostri sovrintendi le vince ci sarà pure un motivo, visto che in altri campi quelle gare sono spesso vinte da compatrioti

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    1. Bravissimo…il tuo è anche il mio pensiero…però che noi…che siamo stati la civiltà quando l’europa viaggiava con le corna sugli elmi… dobbiamo essere soppiantati da stranieri alla direzione dei nostri musei…mi deprime e di molto. Soprattutto gli Uffizi…

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      1. siamo troppo pochi per cambiare le cose: gli italici credono ancora a renzi e & e con questo ho detto tutto…del resto ha dichiarato che il popolo è con lui…beh, IO NON SONO IL POPOLO, IN QUESTO CASO! 🙂

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  3. Un suggerimento: non facciamo guidare dall’emozione ;).
    Si, saremmo anche la culla della civiltà, ma, assieme alla Grecia, siamo tra quelli che curano peggio il loro patrimonio culturale.
    Inglesi, canadesi, ed anche statunitensi sono più avanti di noi nello studio delle condizioni ambientali e microambientali per la conservazione delle opere d’arte; tanto che capita spesso, ai restauratori di accedere ai database internazionali dell’Iccrom per acquisire conoscenze utili al loro lavoro; personalmente ho attinto più volte dalle librerie Iccrom.
    Se consideriamo, inoltre, che la Soprintendente degli Uffizi negli anno scorsi ha privilegiato più le operazioni di marketing (ebbene si, abbiamo anche una linea cosmetica dedicata al muse, e col suo nome), che il controllo microclimatico ed ambientale delle stanze espositive, nonchè di deposito, forse attingere personale qualificato straniero potrebbe essere utile.
    Da restauratore ho visto troppe volte il degrado delle opere, evitabile con semplici interventi di manutenzione e controllo ambientale.
    ciao

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    1. no, guarda che io non mi faccio guidare da alcun senso nazionalistico: so bene di quali sconcezze siamo stati capaci fino ad ora, vedi Pompei, ad esempio , ma potrei citarti moltissimi altri esempi. Il mio sentimento è complesso, di orgoglio offeso ma anche di disgusto, perché da anni noi , anche a livello universitario e scolastico in generale, l’Arte l’abbiamo abbandonata insieme alla CULTURA dato che un noto ministro, che non nomino per non scendere in offese plateali un giorno disse che con la cultura non si mangia…

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      1. ..il ministro in questione, in realtà, ci stava tutti sottilmente invitando a mangiare a casa sua dove, per non essere sopraffatti da cotanto sapere, non ci avrebbe fatto trovare neanche una briciola dell’immangiabile orpello…. siamo noi che, ottusi, non abbiamo colto il messaggio…. 😇

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      2. ..pensa quanto riderebbe l’Onorevole ritrovandosi qualche ospite in più per la mezza pensione (..io propenderei per la cena, tu che dici? 😉 ) ..baci cherie….

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      1. Visto, piace anche a me: ha un punto di vista complessivo, anche se bisogna ammettere che i nostri storici dell’arte sono troppo condizionabili dalle espressioni partitiche, e, raramente avremmo direttori o soprintendenti musivi all’altezza del ruolo.
        ciao

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