Niente sport per le donne: incentiva l’infedeltà e la prostituzione

A sostenerlo sono numerosi cittadini arabi maschi che si sono opposti alla decisione del Consiglio di Shura, che prevede l’introduzione dell’educazione fisica per le donne negli istituti scolastici statali.
Una materia che porterebbe con sé notevoli vantaggli alla salute della donne, soprattutto considerato che, nel Paese, il 75% di loro è obeso. Secondo il Consiglio sarebbe sufficiente che la materia venisse insegnata e praticata in rispetto con la Sharia, la legge islamica, soprattutto per quanto concerne l’abbigliamento, vedi l’infagottamento sopra.
La proposta ha comunque provocato molte proteste e diviso il popolo: lo sport attenterebbe pesantemente alla moralità delle donne spingendole all’infedeltà e alla prostituzione

Mi piacerebbe tanto capire come…ma si possono avere menti più contorte di così?

26 pensieri su “Niente sport per le donne: incentiva l’infedeltà e la prostituzione”

  1. Sai benissimo cosa farei a quelle menti contorte! Hanno il mio più totale disprezzo! Quelle povere donne è ora che s’incazzino di brutto e comincino a infagottare e chiudere in casa quegli schifosi impotenti dei loro uomini. E che ci lascino! Non si può avere ancora un “pensiero” bacato come questo nel 2015!!!!! Ma poi in che modo lo sport spingerebbe all’infedeltà e alla prostituzione, secondo quei minorati???? Altro che ricovero coatto: ci vogliono i roghi e belli caldi!

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  2. l’obesità, anche quella eccessiva, è giustificata dal fatto che quei maschietti amano la donna grassa, altrimenti manca l’eccitazione…e tu vorresti metterle in linea? laggiù è medioevo, forse non l’abbiamo capito..(del resto ci stiamo tornando rapidamente anche noi)
    ciò che, da anni e anni, mi sconvolge ( e sai che conosco molti arabi “progressisti”) è il fatto che si ribella una donna su un milione..le altre accettano, anzi lo ritengono giusto di sottomettersi..
    un esempio? la Turchia di oggi e quella, magnifica e rara, di 20 anni fa…

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    1. -un esempio? la Turchia di oggi e quella, magnifica e rara, di 20 anni fa…-io l’ho vista , la prima volta, proprio 20 anni fa, l’ho rivista dopo….hai pienamente ragione. Infatti quando parlo con tanto entusiasmo di istànbul parlo di quella che vidi con i miei occhi di 18enne

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      1. pensa un po’…tu eri diciottenne….sob…
        era una turchia entusiasmante..viaggiavo tra Istanbul Izmir e Ankara come una trottola…l’Anatolia era stupenda, gente semplice, generosa, ospitale…ogni tanto andavo a Efeso, poi prendevo il pulmann superlusso dal costo ridicolo per attraversa gli altipiani al momento della raccolta del cotone…scrissi molte cose allora, mai lette da nessuno…forse prima o poi diventeranno un post, non lo so…l’ultima volta che ci sono stato, era apepna arrivato Erdogan, capii che il medioevo stava tornando rapidamente

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  3. E’ uno degli aspetti antropologici e culturali del mondo Arabo-Musulmano che ancora cerco di capire. Io mi ritengo una donna fortunata perche’ sono una donna “libera”, posso decidere di fare e dire e comportarmi come credo. Tuttavia, se mi fermo a pensare, guardando la realta’ italiana, ci sono molti aspetti che limitano la nostra liberta’ e possibilita’ di espressione. Vogliamo elencare la disparita’ di salario o di carriera, per citare solo i casi piu’ ecclatanti?Questo per dire che ogni cultura ha le sue limitazioni, e per quanto non le accetto, ho imparato a metterle nel contesto giusto!
    Il post mi e’ piaciuto e sono certa avremo modo di conversare al riguardo
    Saluti
    Laura

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    1. sì oh sì e ancora.. in italia una donna libera anche sessualmente è mignotta mentre l’uomo è un “astuto” piace …anche a molte di noi. L’ho appena verificato, resoconto telefonico:-) ci farò un post domani

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