la cucina futurista di marinetti…un libro davvero interessante, del resto anche marinetti lo fu anche se, a dir la verità, non mi è mai piaciuto molto. perché uno che dichiara:-occorre chiudere i ponti col passato, «distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d’ogni specie» e cantare «le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa glorificare la guerra — sola igiene del mondo —, il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore del libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna-davvero non può essermi vicino…interessante pezzo, che ribloggo
tramineraromatico 
ok per me l’inglese è arabo…. commento il tuo commento..
una persona che rifugge il passato che distrugge il passato , come può vivere il presente senza le esperienze e come può proiettarsi nel futuro senza sapere le conseguenze? .. follia
la formula è questa.. conosci il passato per vivere il presente per proiettarsi verso un futuro..
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e lo so, concordo, magari con marinetti il discorso è leggermente diverso…era un personalità sopra le righe ma per me con molta oscurità…del resto se leggi quello che ha scritto e che L. Chamberlain è bravissimo a mettere in evidenza… evidenza
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beh…concordo con te, ma…certe decisioni, non cosi drastiche, potrebbero essere anche “fruttifere”…mi piacerebbe farne un post, ma non subito, il caldo mi dà alla testa
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è interessante…fallo dopo, noi ti aspettiamo
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