Pare che dal 2016 anche le soldatesse britanniche potranno combattere in prima linea come i colleghi maschi

Ma è ancora polemica.
Australia, Canada, Danimarca, Francia, Germania, Israele e Stati Uniti hanno già abolito il divieto per le donnesoldato di combattere in prima linea, mentre quelle britanniche che desiderano servire al fronte hanno incontrato una lunga storia di opposizione, basata in genere su motivazioni sessiste.
Tre anni fa uno studio ha concluso che le donne al fronte creerebbero distrazione per gli altri soldati, che una soldatessa ferita riceverebbe più attenzioni di un soldato ma la questione di fondo sarebbe la presunta debolezza fisica e psicologica delle donne.
Il combattimento, come viene definito nello studio dal Ministero della Difesa britannico:
– richiede la capacità di avere uno scontro fisico con il nemico e di ucciderlo. Include inoltre la necessità di proseguire a piedi su terreni difficili, portando un peso notevole, di rimettersi sul campo nel caso si resti feriti e di ripetere queste azioni più volte per un periodo prolungato-
Molti all’interno dell’esercito britannico ritengono che le donne semplicemente non siano in grado di svolgere le azioni sopra elencate.Noi siamo ancora in gran parte considerate creature pacifiche dal forte istinto materno, angeli del focolare insomma, e se per alcuni già l’idea di donne che fanno parte dell’esercito è inquietante, immaginiamo quella di una femmina che combatte corpo a corpo con un uomo: impensabile.
Insomma, dietro un discorso apparentemente mosso da virtuose intenzioni protettive si nascondono dei giudizi sessisti. Come scriveva sul Guardian Ewen MacAskill, la ragione principale dietro l’opposizione “è culturale e psicologica, la società resiste all’idea di una donna impegnata in un combattimento corpo a corpo con un nemico di sesso maschile”.
Ora pare si sia arrivati a una decisione di allineamento con i paesi che ho citato all’inizio del post, pur tra le polemiche che ancora infuriano.

Io ritengo semplicemente che la selezione dovrebbe essere basata sull’abilità e la prestazione fisica, non sul sesso. Non tutti gli uomini sono forti e non tutte le donne sono deboli, anzi.
Addestrateci come si addestra un uomo e si vede.
Tutto qui, tanto rumore per nulla, al solito quando c’è di mezzo quello che, per molti, è ancora il sesso di serie B.

15 pensieri su “Pare che dal 2016 anche le soldatesse britanniche potranno combattere in prima linea come i colleghi maschi”

  1. Un discorso di scelte particolari e soggettive che andrebbe vagliato, a prescindere dal sesso,
    dall’abilità e attitudine dell’individuo…
    Buona domenica cara viky,silvia

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  2. si ….esiste questo preconcetto …. ed in casi estremi per il bene di un’operazione non ci devono essere ne falle ne debolezze .. questo aumenta l’esito di una riuscita ( ho parlato di preconcetto)..
    nella realtà le cose stanno cambiando le donne si integrano bene diventando un tutt’uno con le divise che indossano UGUALMENTI agli uomini… ciò divisa come entità e non come sesso .. ha volte sono stato frainteso come maschilista perché ho sempre ritenuto che la donna non deve combattere da femminista perché alza il muro … ma al pari dell’uomo ed al fianco all’uomo a seconda dei requisiti paritari, e guarda stò parlando a favore delle donne e non viceversa ….
    ci sono già donne che ricoprono questi servizi .. polizia municipale ..polizia di stato.. gdf… aviazione .. non ricordo in marina … esercito .. e da un po anche i carabinieri …. e altri servizi utili alla nazione…
    questo già da molto tempo e con egregio servizio all’altezza delle aspettative….
    quindi un posto in prima fila spetta di diritto ….

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    1. sì spetta, io, per esempio, frequento regolarmente un poligono di tiro e sono tra i tre migliori tiratori, due sono maschi. e posso anche dire che , personalmente, sono estremamente aggressiva, aggressività che controllo da sempre… non se sono attaccata

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  3. Noi donne siamo in grado di fare qualsiasi cosa! Io pratico da una vita due diverse arti marziali ed ho un regolare porto d’armi per la detenzione di fucile, pistola, arco, katana e balestra. Mi hanno sempre detto che sarei un militare perfetto! Peccato che detesti le guerre e che le armi mi servano solo ed esclusivamente in caso di difesa.Quella di fare la guerra è una parità che non mi piace avere con i maschi. La guerra e la violenza sono una loro invenzione, non nostra. I miei nonni si sono vissuti due guerre: non avrei sopportato di sapere la mia nonnina con la divisa e un fucile in mano a uccidere! Le donne non devono macchiarsi di sangue perchè uno stronzo di politico glielo ordina, se non per difendersi.Se a comandare ci rifossero le donne non ci sarebbero nè guerre nè massacri. E non perchè siamo debolucce e delicate, ma perchè siamo intelligenti e sappiamo dialogare e trovare accordi. Chiaro che se qualcuno minaccia noi e la nostra famiglia…..

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  4. Non entrerò nel merito del post, incentrato (come accade spesso ultimamente) sul confronto tra i sessi. Mi permetto di esprimere un mio pensiero: Andate pure avanti signore, sporcatevi le mani di sangue mentre guardate negli occhi il vostro nemico e pregate di non cadere mai nelle sue mani.

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    1. avete sempre pregato voi…un po’ per uno in braccio alla mamma 🙂 guarda filippo che sei solo tu a “prendertela” per questo post..come per altri….non vorrei trarre conseguenze che francamente non mi piacciono…ciauuu

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      1. Ho espresso semplicemente un mio pensiero sull’aspetto (spesso nascosto) dei conflitti bellici, guardandomi bene dal commentare proprio per evitare di essere frainteso o essere marchiato come maschilista, se non peggio. Mi chiedo se chi pratica la libertà di parola o di espressione, sia davvero a conoscenza di questa parola. Ciao a te

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