
Una delle domande che ho posto nel Liebster Award di stamane è se a voi è mai capitato di incontrare nella realtà chi vi ha “attizzato” in rete con le sue parole.
A me è capitato, 8 anni fa, ed è stata l’unica volta, ho rischiato molto lasciando che il virtuale entrasse nel mio reale…eccovi il pezzo che scrissi un anno dopo a memoria 🙂
A Vicki
Dietro ogni tua parola, che mi arrivava per vie insolite come una dono del cielo, c’eri tu, poiché in ogni tua parola “impegnavi” la tua persona.
E fu bellissimo leggere i tuoi pensieri, il dialogo che intrattenevi con te stessa sullo sfondo di mille
mondi immaginari, mille personaggi incastonati in un quadro di senso che erotizzava ogni ipotetico sguardo.
Ti ho conosciuta realmente prima attraverso la tua voce,la tua risata…poi… ti ho anche vista senza veli, o meglio con il velo del tuo corpo che anteponevi tra ciò che eri e quello che volevi dire.
Ti ho conosciuta e mi sono perduto in te, come già “prima” nelle tue parole.
Dove sta la differenza? Non lo so.
E’ che mi sono sentito morire quando hai tolto l’account!
Damien
Questo è il post che ho letto giorni addietro, Damien, per caso.
Non ne sapevo nulla, perché non torno mai nelle virtualcase che abbandono.
E’stato scritto tempo fa, ed è l’ultimo in quel sito web dove ci siamo conosciuti.
Tolsi l’account il giorno dopo al nostro incontro reale- ma questo già lo sai- .
Forse ora, a distanza di tempo, è giusto che io ti dica il perché, dato che sono sparita in toto dalla tua
vita cancellandoti dalla mia mente. Con scarso successo devo dire.
Intanto, tra le mie frequentazioni virtuali, tu sei l’unico che ho voluto conoscere realmente: da subito, da quando ho cominciato a leggerti, la curiosità- e una indefinibile tenace attrazione- mi hanno spinto verso di te, verso il tuo mondo così diverso dal mio.
Abbiamo cominciato a scriverci : tu eri un uomo, l’ho capito subito, non un ragazzo.
Un uomo che sapeva accarezzare con le parole; mi hai coinvolto talmente da indurmi a uscire dal web- la prima e unica volta- per conoscerti. Il destino ci mise la mano perché dovevo venire nella tua città: e ci incontrammo.
Non so se il fatto che fosse Verona la tua città abbia influito sulle decisioni celesti, fatto è che ci demmo appuntamento in piazza Bra, davanti all’Arena.
Seppi subito che eri tu l’elegantissimo uomo, in un completo grigio e camicia /cravatta dell’azzurro degli occhi, che si guardava intorno con ansia circospetta.
Così feci il giro dell’anfiteatro- tu mi aspettavi da Via Mazzini- e ti arrivai alle spalle:
-Ciao Damien…sei bellissimo- ti dissi, la mano sulla tua spalla.
-Vic, che sorpresa…- rispondesti dopo un attimo, il tempo di riprender fiato.
Certo non ti aspettavi di trovarti di fronte una “sciattona” in jeans, giacca di pelle con frange che ha
visto i suoi giorni migliori al tempo di zia Wanda, anfibi ai piedi e capelli arruffati, perché da una
giovane donna che scrive d’eros ci si aspetta una certa qual femminile piccante eleganza. Ma volevo che mi conoscessi…al mio peggio, credo.
Autodifesa, chissà.
Ci siamo abbracciati, dopo un attimo di esitazione.
Il tuo odore, Damien…
Poi mi hai guardato: visti e presi come si dice, praticamente stavamo di già facendo l’amore con gli sguardi e i gesti; ma tu eri imbarazzato , insicuro, mi guardavi in uno strano modo; abbiamo camminato sul LungAdige e parlato, parlato, io appesa al tuo braccio nel tuo calore.
Verona mi apparve rossa nel tramonto, segno infausto di sangue sulle mura scaligere.
Non mi accorsi neppure di quel che mangiavo a cena …dopo ti ho preso per la mano, come se già fossimo amanti , e siamo andati all’albergo che avevo prenotato, costoso, in netto contrasto con il mio aspetto.
-Non pago io- ti dissi laconica e con questo mi parve di averti raccontato tutto di me.
Poi abbiamo fatto l’amore: Damien, non te l’ho mai detto, mi è mancato il tempo, ma è stato come me l’aspettavo, perfetto.
Anche io ora non so se erano le tue mani o le tue parole a mandarmi in paradiso, quelle che mi mormoravi
mentre mi stavi dentro, sopra, intorno…ma ti assicuro che in paradiso ci sono arrivata parecchie volte e anche tu te lo ricordi vero?
Il tuo corpo percorreva sul mio sentieri che pareva conoscere alla perfezione, tanto che mi trovai a pensare:
-Possibile che le parole scritte conoscano il segreto del cuore del Drago, la conoscenza carnale perfetta?-
Era come se dentro di me tu avessi abitato da sempre: non avrei più voluto lasciarti andare via.
Ma non era cosa per nessuno di noi due e lo sapevi.
Ti ho guardato dormire, sapessi per quanto.
Poi mi sono assopita incollata al tuo corpo, a seguirne con il mio le sporgenze e le rientranze, avvolta dalle tue braccia, quel riparo dalle tempeste che ho sempre sognato.
Quando ti ho sentito scivolar via da me, piano, ho capito che te ne stavi andando.
Mi si è spezzato il cuore ma ho premuto le palpebre forti sugli occhi fingendo un sonno profondo, mentre pensieri confusi mi si affannavano in testa:
-Fermalo, è lui quello giusto, i miracoli non si ripetono…ma lascia perdere, non si costruisce sulle
rovine, crolla ogni cosa, non regge, non lo rivedrai mai più, apri gli occhi, apri gli occhi…-
-No, lascialo andare-
Così sono rimasta immoblie, mentre tu ti chinavi su di me per baciarmi in fronte, sul naso, una spalla mormorando:
-Ti telefono, ti scrivo- e qualche cosa c he non ho capito.
Poi sei uscito dalla stanza. Allora mi son lasciata scivolare nel calore della tua impronta così vicina
ancora al mio corpo avvolta nel lenzuolo che sapeva di noi, e ho aspettato il giorno, con gli occhi
spalancati nel buio.
Il resto l’hai immaginati, vero Damien?
Il mio numero di cellulare scomparso, mails che ti ritornavano, fino a che non mi hai scritto più.
Non c’era storia per noi, tu avevi una vita già ordinata, valori solidi, io ero e sono una zingara del cuore.
Ma ora, a distanza di tempo, voglio che tu sappia che sei stato unico per me.
Chi lo sa, forse mi leggerai, anche se qualcuno mi ha appena detto che sei sparito dal web.
Vicki
Ottobre 2008

Incontri sul web, che ci intrigano per la loro intensità, ma che non hanno la possibilità di coesistere nel
quotidiano….buon sabato cara viky,silvia
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Potrebbe capitare eccome Wiki, le parole se usate nel giusto modo entrano dentro noi provocando caos, chi scrive, a volte non si rende nemmeno conto delle sensazioni che potrebbe provocare in chi legge.
Siamo sinceri, a tutte quelle donne che dicono di non interessarsi ad un’altra persona che non sia il suo compagno o marito, io non credo, non ci credo perchè tutti abbiamo il bisogno di fare nuove amicizie, se poi queste si tramutano in incontri reali è la volontà di ambedue e non c’è nulla di male andarci a letto.
Bellissimo il tuo racconto, molto delicato e diretto, come d’altronde lo sei tu, unica a non perderti nelle ipocrisie di stampo cattolico.
Buon pranzo, per me oggi lasagne……… tu? 🙂
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grazie nico, mi hai capita..io?insalatona mista,il formaggio è il tofu…e il condimento e lo yogurt greco…autentico!
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Insalotona greca con il tofu e lo yogurt, slurp…che buona….a casa mia è d’obbligo farla due volte a settimana! 😉
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davvero? buono!!!!!
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Si si, ci faccio mettere anche la cipolla rossa di Tropea che resta più dolce, tagliata di fino come anche i cetrioli che devono essere di una particolare misura……piccoli (ahah, scusami ma la battuta non nè voluta )e salsa tzatziki, et voilà l’insalatona è pronta.
😉
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cetrioli, beh, se condisco con la tzatziki allora aggiungo anche le olive nere
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….e olive nere, giusto. 🙂
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Verona,la città dell’ amore! Ma scusa,tu vai agli appuntamenti con la giacca dei tempi della zia Wanda (o era proprio la sua)? Su quella batti perfino la mia di sciattoneria 😊 Comunque mica l’ho ancora capito perché l’hai lasciato andare……
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davvero? beh…non saprei:-)
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Sì, può davvero capitare di incontrare persone che è come se “abitassero” da sempre dentro di noi … al di là dell’incontro reale e della fine, è qualcosa di incredibile come esistano delle “frequenze” nascoste capaci di scavare dentro il sentire, le corde di una persona e attirarla a sé, E non c’è niente da fare, lo si sente e basta.
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sì, strani incontri del destino…ciao lulù…ho un gabbiano appollaiato proprio qui, vicino al tabloid…
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No, non sono fatti per avere un futuro questi incontri … c’è solo da viverli … con l’istinto, con l’intensità del momento, senza rimpianti … è bellissima questa storia, emozionante, io che odio Verona, attraverso i tuoi occhi, riesco a vederla in un’altra dimensione, ma la odio … ho dei rimpianti … 😕
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forse marianne, verona è bella davvero…solo che ora mi limito all’arena, appena possiamo, per l’opera, due giorni…
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Bellissimo questo racconto, emozionante davvero! Mah, per me certi incontri virtuali possono esistere anche nella realtà. Io mi sono fidanzata una volta con un ragazzo conosciuto via web ed è una storia che è durata 2 anni. Non è finita proprio benissimo però, insomma, almeno è stata vissuta… 😉
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ecco, vedi…a me avrebbe potuto cambiare la vita, forse, ma a distanza di tempo è bene così…ciao dani
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Se sei arrivata a questa conclusione allora penso sia stata la scelta giusta 😉 Buona serata!
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sì lo è stata, ne sono sicura….
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una bellissima lettera che la porti nel cuore .. i ricordi son belli , ti fanno sognare attimi meravigliosi … forse per te nel tuo morderti le labbra è che la volevi rimanesse così bella è pulita ….
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e tale è rimasta…ciao der_
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