Vacanze romane 2015: Victoria e Joe, mi perdoni Wyler

Vacanze romane (Roman Holiday), film del 1953 diretto da W.Wyler, interpretato da Gregory Peck e Audrey Hepburn, è ormai diventato un culto.
Racconta dell’incontro tra la principessa Anna, erede a un trono immaginario, che, esasperata dall’etichetta, sceglie la libertà, vagando per Roma come una ragazza qualsiasi e Joe Bradley, un giornalista statunitense che lavora per un agenzia di stampa nella capitale.Tra i due nasce una storia d’amore, che finisce inevitabilmente quando la giovane donna, conscia dei propri doveri, riprende il ruolo che le compete.
Anna, nella mia rivisitazione, diventa Victoria 🙂

Roman Holiday 2015: Princess Victoria a Joe Bradley

Mi stai aspettando, sto venendo da te.
La mia mano sarà dove mi aspetti e dove non l’aspetti.
Il tempo è mille e mille spasimi fra le mie dita.
Io sono la tua luce, il tuo silenzio, sono te, entro in te
sono la tua voce che mi riempie
e ti risponde.
Oggi piove, sto correndo a capo scoperto sotto la pioggia.
I romani mi guardano e sorridono: Singin’ in the Rain
Io ho mille anni e tu duemila,
io cento e tu dieci.
La pioggia, nella mia esultanza, cade alla rovescia
la pioggia che ride, la pioggia che piange.
Ieri per la prima volta abbiamo fatto l’amore…
Se il tempo è un gambo, quel perderci insieme
per scivolare nel vuoto abbracciati è il suo raro fiore:
forse se ci sarà concesso di restare nel giardino ancora un poco
lo vedremo schiudersi a stordirci con il suo profumo.
E’ un fiore magico: saprà inventare per noi delle frasi piene di sì
e dopo il sì viene l’infinito.
Fose sono pazza ma per nulla al mondo rinuncerei alla mia follia.
E’ mezzanotte passata quando arrivo al tuo portone
i capelli fradici d’acqua le mani impazienti.
Salgo da te.

Roman Holiday 2015:Joe Bradley a Princess Victoria

Tu sei una principessa, l’ho scoperto ora.
Ecco che cosa era quel fascino ambiguo che mi ha legato a te fin dal primo momento che ti ho visto: i geni della tua antica stirpe europea ridevano di me, un giornalista avventuroso figlio di una America senza storia.
Di tante donne che ho avuto so già che solamentde tu resterai nel mio cuore.
Ti guardo sorridendo: non posso sbagliarmi, nei tuoi occhi dal trucco perfetto danzano ironiche pagliuzze dorate, mentre le labbra morbide mormorano un “Grazie”, leggere, in quel linguaggio misterioso proprio degli innamorati.
Ma non ci incontreremo più, lo so.
Lampeggia la Canon, il mio servizio fotografico farà il giro del mondo.
Princess Victoria Alexandra Sophie d’Honenstaufen-Este, futura regina del UK, se di nuovo, in qualche nuova vita ti dovessi incontrare, vorrei essere il primo a riflettermi nei tuoi occhi.
Allora ti terrei prigioniera tra le braccia, impenetrabile al desiderio di altri uomini che moriranno di invidia e io morirò in te, passione di rapina tutta e solo nostra.
Ti porterò via dal tuo mondo e ti regalerò il mio, ti farò sorridere sempre, fino a che avrò vita.
Io ti voglio,victoria, non come ti vedo ora, elegantissima e irrigidita dal protocollo, ti voglio in jeans e maglietta -Coca Cola y love you- vagabonda di un presente ammagato, di un passato che forse è nostalgia, di un futuro che per noi ora è buio come una notte di sabba.
E se di nuovo, in qualche nuova vita, tu dovessi lasciarmi per un altro, avrei occasioni da vendere per un suicidio oppure una poesia.
Anzi, per un suicidio dopo una poesia, che avremo composto insieme, Amore mio.

2 pensieri su “Vacanze romane 2015: Victoria e Joe, mi perdoni Wyler”

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