Il cuore di marta

Lui le morse il cuore
e le entrò nel sangue per sempre.
Lei gli baciò le labbra
e cambiò il nome della sua canzone.
Ma furono brevi i giorni del vino e delle rose.
Poi lei divenne un giocattolo di carne
l’ennesimo gomitolo con cui divertirsi
in pensieri di gatto annoiato.

Allora Marta indossò mille maschere
mille donne diverse in inutili giochi di piacere.
Infine fu clown, ridotta a far parte del suo circo
remissivo animale in gabbia davanti alla sua frusta.
Gli offrì una complicità inesistente
falsa, dolorosa
morendo ogni giorno un poco di più
fino a che non sentì i giorni scivolarle via
come acqua tra le dita.
Tentò di andarsene,senza riuscir ad allontanarsi da lui.
Allora cercò di capire il gioco a incastro del suo cuore
si accorse così che lui lo riduceva continuamente in pezzi
per ricomporlo velocemente
con precisione estrema.

Seppe che non l’avrebbe mai lasciata andare.
La finestra era grande, piena di luce
e il cielo così vicino…
Fu l’ultima cosa che vide tutto quell’azzurro
prima di sprofondare nel rosso caldo del suo cuore
frantumato sull’asfalto.

a Marta

8 pensieri su “Il cuore di marta”

Scrivi una risposta a ipensieridelviandante Cancella risposta