Eros e vino: un connubio di voluttà che dagli albori della storia
seduce gli uomini d’ogni luogo e epoca stuzzicandone la mente e elevando
il corpo ai piaceri divini. Non si suole, infatti, se non mi tradisce la memoria,
far risalire la nascita del vino a una lacrima di Dioniso che roteando
il labbro all’uva e all’amore, era il dio dell’erotismo e dell’ebrezza?
Sappiamo così che questa bevanda dionisiaca, fedele al suo pregenitore,
scatena le più fervide rappresentazioni simboliche e le fantasie più libertine.
Come non trovar sensuale l’umida polpa dei chicchi d’uva dalla brezza
del vento e dai raggi del sole resa incinta che, con la loro calda luce a tutte l’ore,
infondono energia vitale nei grappoli? E cosa pensar delle pigiature vespertine,
delle danze voluttuose in cui i partecipanti si abbandonano alla carnosa
uva lasciandosi penetrar dalle sue essenze inebrianti? E a josa
le acrobazie della lingua che s’anima d’amore, nel gioco di degustazione,
più carezzevole della mano, più espressiva degli occhi: che suggestione!
Ecco che allora chi scrive con qualche ammiccamento e irrivenza
esplora un affasciante universo attraversando l’eros, la letteratura, la scienza,
la poesia, la musica e la cultura popolare all’insegna del motto latino
“in vino veritas”: un vero e proprio inno ai piaceri della vita, quasi divino!
Credo che un buon bicchiere di vino dia colore a qualsiasi tipo di pasto…
Ottimo articolo, ciao viky,silvia
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vero che è bello?
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IL VINO SENSUALE
Eros e vino: un connubio di voluttà che dagli albori della storia
seduce gli uomini d’ogni luogo e epoca stuzzicandone la mente e elevando
il corpo ai piaceri divini. Non si suole, infatti, se non mi tradisce la memoria,
far risalire la nascita del vino a una lacrima di Dioniso che roteando
il labbro all’uva e all’amore, era il dio dell’erotismo e dell’ebrezza?
Sappiamo così che questa bevanda dionisiaca, fedele al suo pregenitore,
scatena le più fervide rappresentazioni simboliche e le fantasie più libertine.
Come non trovar sensuale l’umida polpa dei chicchi d’uva dalla brezza
del vento e dai raggi del sole resa incinta che, con la loro calda luce a tutte l’ore,
infondono energia vitale nei grappoli? E cosa pensar delle pigiature vespertine,
delle danze voluttuose in cui i partecipanti si abbandonano alla carnosa
uva lasciandosi penetrar dalle sue essenze inebrianti? E a josa
le acrobazie della lingua che s’anima d’amore, nel gioco di degustazione,
più carezzevole della mano, più espressiva degli occhi: che suggestione!
Ecco che allora chi scrive con qualche ammiccamento e irrivenza
esplora un affasciante universo attraversando l’eros, la letteratura, la scienza,
la poesia, la musica e la cultura popolare all’insegna del motto latino
“in vino veritas”: un vero e proprio inno ai piaceri della vita, quasi divino!
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