Sport estremi: base Jumping,alpinismo, o altre discipline;perché sfidiamo la morte?

Il bollettino di morte fornito dalle cronache sugli sport estremi: base Jumping , alpinismo, o altre discpline, si aggiorna con tragica regolarità.
Il New York Times prova a dare una spiegazione a questo fenomeno interrogando Erik Monasterio, che in questo periodo sta effettuando studi psicologici sui Base Jumper.
-Nel Base Jumping c’è una percentuale di decesso tra il 10 e il 20%: il rischio è davvero troppo elevato. E’ ormai accertato che chi lo pratica ha nel sangue scarsi livelli di dopamina ,un neurotramettitore che riflette l’eccitazione.
Questa anomalia fisiologica spinge chi ne soffre ad affrontare rischi eccessivi-
Ma Monasterio aggiunge anche che :
– Nella civiltà occidentale “la sfida del rischio estremo” è diventato un’ossessione, quasi una guerra per annullarlo. Chi pratica sport estremi forse solo così si sente coraggioso-
Davvero questo è il coraggio? buttarsi giù da un ponte urlando oppure avventurarsi in scalate di estrema difficoltà magari senza una adatta preparazione…
La dopamina avrà sicuramente le sue colpe ma secondo me ne hanno tante anche i nostri atrofizzati neuroni…

6 pensieri su “Sport estremi: base Jumping,alpinismo, o altre discipline;perché sfidiamo la morte?”

  1. ..la sfida del rischio estremo? l’adrenalina? l’eccitazione a 1000?
    ..provate a portare due pargoli in quelle gabbie enormi piene di giochini e palloncini, tipo quelle che si trovano nei mega centri commerciali o nelle sale bowling… dopo tre ore ne riparliamo, del rischio estremo…altro che base jumper o alpinismo a mani nude!!!

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      1. ..infatti queste idee balzane vengono in mente quasi esclusivamente a soggetti maschili… chissà come mai… 😏

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