
700mila all’anno: ecco lo sbalorditivo numero dell’abbandono scolastico, che si configura come un’altra emergenza del tutto italiana, un dato destinto ad assotigliarsi ancora.
Insomma, su dieci studenti, due non tornano a sedere tra i banchi e, se lo fanno, non frequentano adeguatamente le lezioni oppure studiano così poco da rendere impossibile la promozione.
A informarci ci avevano già pensato anche l’Istat e l’Eurostat, secondo i quali il 17,6% dei ragazzi lascia la scuola, rispetto a una media europea del 14,1%.
Nel nostro paese, nello specifico, si registra un evidente squilibrio tra Nord e Sud: in meridione, infatti, gli studenti che decidono di non tornare in classe sono il 22,3%, al centro e in settentrione il 16%.
Ricordo che l’obiettivo è raggiungere il 10% fissato dalla strategia Europa 2020.
E’ proprio da questi dati che partirà, il prossimo mese, la ricerca riguardante la dispersione scolastica, che sarà condotta dalla onlus Intervita, assieme all’associazione Bruno Trentin della Cgil e la Fondazione Giovanni Agnelli. L’intento è quello di indagare a fondo sull’impatto ecomico e sociale del fenomeno, identificare la tipologia e altresì il numero dei giovani interessati.
Ma, soprattutto, il fine è quello di individuare metodi efficaci per contrastare il triste fenomeno.
Ritengo che, se non miglioriamo i mezzi d’informazione in toto, se non finisce questa assurda cultura dell’Apparire invece che dell’Essere l’ignoranza italiana arriverà al Nobel

Giuste considerazioni, le tue Vicky, dopo aver letto questi allarmanti dati, che non lasciano
ben sperare sull’assiduità degli studenti all’istruzione…
Un abbraccio, cara, silvia
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e il dato è in calo…
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problema sociale allarmante,figlio di questi tempi dell’ignoranza e della superficialità, un bacio
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lulù…ma sei sbarcata? bisoux….
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Sì certo son qui da lunedì
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mavvà….arrivo
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cara è lo specchio dei tempi!
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