L’ER0TISMO secondo Vicki Baum

I Maestri della fotografia: Helmut Newton

Vado a lezioni di tango argentino da anni: ma data la discontinuità con cui seguo la scuola non credo diventerò mai una brava tanguera.
Tuttavia la passione è viva per questa danza difficile e straordinaria, che impegna totalmente corpo e anima. Così, a Buenos Aires, nel mio secondo viaggio in America latina, ho voluto conoscere un insegnante di tango che andava per la maggiore. Mi fece assistere a una delle sue lezioni collettive ed ecco ciò che disse:
-Immaginate di essere in un film: quando passate da una scena di tango a una di sesso lo spettatore deve avvertire un netto calo di tensione erotica-

Calo di tensione erotica perché dall’immaginazione, dalle fantasie più sfrenate, dalle carezze che la danza “impone” si passa a una realtà noiosa, quella della pornografia.
Era un uomo insignificante, di mezza età.
Diventava irresistibile nel ballo, desiderabile e magnetico come la nostalgia.
Rimasi senza fiato ad ammirare non solo lui ma anche alcune coppie di danzatori del suo corso.
E questo mi portò a una serie di considerazione sull’erotismo.

In effetti tensione, attesa sono davvero la parole chiave.
Questo il segreto della danza a cui avevo assistito e dell’erotismo.
I veri ballerini di tango hanno sguardi assenti e feroci diretti verso un luogo misterioso che solo loro conoscono e di cui non sveleranno mai il segreto.
Lasciano che gli spettatori lo immaginino, ciascuno secondo il proprio inconfessato desiderio: che sia un rifiuto, persino, se questo è ciò che appaga il bisogno di chi guarda.
Oppure uno schiaffo, uno sgarbo, un bacio e solo quello, una carezza e niente più.
Nella tensione erotica del ballo i danzatori esprimono l’attesa della meta celata a tutti tranne che a loro, circondandosi di un’aura di sensualità sconosciuta alle scene di sesso più hard.

Il dopo è il meno.
Il dopo è la fine del viaggio la cui bellezza- come nel tango appunto- è solo una promessa.

Tensione verso, desiderio di…
Itaca, diceva il poeta, non è la meta: è il cammino per raggiungerla.
E il vero erotismo è l’attesa.

Quest’ultimo si distingue dalla pornografia per la “presenza di un vissuto emotivo”: è un’arte sottile che coinvolge l’istinto e tutti i sensi; nonché l’intelligenza e la cultura. L’erotismo è un vago profumo, una parola in più o in meno, una mano che sfiora, un’ombra più scura tra ombre bianche.

8 pensieri su “L’ER0TISMO secondo Vicki Baum”

      1. Ribadisco: quasi tutti i balli, sanno di eros, poi si può quantificare chi più chi meno. Ma una cosa non viene mai detta: L’imperatività del ballo, Chi guida e chi viene guidato,

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