Oltre il limite

Sai che cosa vorrei ?

Il caldoumido del tuo cuore
privato dell’arco gotico dell’aorta
servito su un piatto di coccio smaltato
in fettine sottili
condite con olio, aceto balsamico vecchio di 30 anni
e pepe nero d’inferno
E
Il grappolo multiplo dei tuoi polmoni
morbida spugna rosata
attorno ad acini perlacei sfrigolanti
da appendere al soffitto della vecchia casa
per farlo disseccare intrecciato a fiori selvatici
e avvolgerlo attorno al collo pelle contro pelle
E
Il rosso cupo del tuo fegato
architrave della cupola diaframmatica
arabesco di cellule pentagonali
nel mortaio sacro ridotto in poltiglia
per farne miracoloso unguento
che renda scaltri gli occhi , coraggioso il cuore
levigata d’alabastro la mia pelle
E
Entrare dentro la navata vuota delle tue costole
per raggomitolarmi al caldo sanguinoso delle tue braccia
e tu potresti scrivermi una poesia
con una penna d’ossa e tendini
senza respiro, senza battito, senza filtro
così d’amblai.
Oltre il limite