L’ultima neve di primavera

L’ultima neve di primavera nel nostro profondo Nord dovrebbe seppellirci ora qui in questo letto. Dicono che non si senta neppure più il freddo dopo qualche tempo.
Invece te ne andrai, come sempre, perchè ci sarà un aereo ad aspettarti.
Il mondo che abbiamo chiuso fuori per un giorno bussa a porte e finestre.
Il frastuono è insopportabile.
Resto immobile, le mani a intrecciare i capelli, fissando il soffitto nelle sue gibigiane di luce riflesse dall’acqua lacustre.
Ci lasciamo ogni volta senza parlare: le parole sono inutili per questi addii che non hanno un senso se non quello di farci più male ad ogni incontro.
Siamo dei sadici oppure dei Peter Pan?
Ti prego, quando chiuderai il portone ricordati di non lasciare il mio amore sulle scale.