I ragazzi che frequentavo allora non erano raffinati

I ragazzi che frequentavo allora
non erano raffinati
andavano con ragazze dai capelli viola
e azzurrri
ridevano del potere e del denaro
mi facevano l’amore
dove capitava
non gliene importava niente
dell’anima
i ragazzi che venivano con me
mettevano la vita su una moto.
A quel tempo non sapevo né leggere
né scrivere
ridevo e cantavo
a squarciagola
camminavo su una fune tesa
tra due grattacieli
giocavo a moscacieca
con la vita.
I ragazzi che frequentavo allora
non sapevano che farsene
dell’arte
l’Accademia era solo un riparo
per la pioggia
avrebbero potuto morire nel tempo impiegato
a rollarsi uno spino.
Dicevano tutto quello che gli passava
per la testa
i ragazzi che dico io non erano
raffinati
ma si muovevano le montagne
quando ballavamo
e con una risata conquistavamo
il cielo.
A volte mi mancano quei ragazzi
a volte mi manco io, ora…