Vampira bianca ( FINE)

Allora hai iniziato a carezzarmi con sapienza : poi hai tentato di prendermi, ma io ti ho fermato.
E la mia bocca ha ricominciato a lavorare su di te: ti ho ribevuto e gustato meglio, eri veramente buono, il seme migliore che avessi mai assaggiato.
Un tesoro, da conservare con cura.
Ma alla terza volta, quando il dolore si unì al piacere, perché il tuo liquido vitale iniziava a scarseggiare, mi chiedesti di smetterla:
-Per favore, ora basta- dicesti con una smorfia.
Allora forse cominciasti a chiederti perché mi piacesse tanto l’amore orale, e prima di addormentarti sfinito, ti balenò forse l’orrendo sospetto di essere, per me, solo una fonte di sostentamento.
Così, visto che eri davvero speciale, non potevo lasciarti andare: allora ti ho legato al letto, mani e piedi, mentre dormivi; e ti mantengo in vita per potermi nutrire della tua preziosa fonte; ora a volte esce sangue, a colorare il liquido bianco, che non è piů cosě denso.
Ma, sebbene le corde ti segnino ormai profondamente le caviglie e i polsi-ti divincoli per liberarti quando non ci sono- appena mi vedi guardi con desiderio le mie labbra, perché nonostante il dolore mi vuoi, mi vuoi sempre e comunque; presto ti libererò, quando non potrò piů nutrirmi di te, e tu andrai a raccontare una fantasiosa storia che nessuno crederà, quella di una strana bella donna assetata di sperma, una vampira bianca.
Poi comincerai a bussare alla mia porta perché non potrai resistere senza la mia bocca e allora dovr
ò ucciderti: non lo sai che i farmaci che ti somministreranno per farti dimenticare questa folle esperienza rovinano il sapore del tuo bianco e cremoso sangue?