La Corte europea per i diritti dell’uomo condanna l’Ucraina: Kiev ha coperto i crimini della strage del 2 maggio 2014, quando a Odessa, sul Mar Nero, migliaia di indipendentisti russofoni e russofili protestarono contro la rivolta di Maidan che aveva rovesciato il presidente Yanukovich, eletto nel 2010. I manifestanti, assaliti da orde di squadracce paramilitari neonaziste si rifugiarono nella casa dei sindacati dove trovarono la morte,almeno in 50, tutti civili, la maggior parte donne, alcune addirittura incinte. Esseri umani bruciati vivi, altri finiti a sprangate , oppure sparati a bruciapelo mentre tentavano di sfuggire alle fiamme.
Una mattanza di una brutalità bestiale con pochi precedenti nella storia recente che, per tutta risposta, ha meritato il sostegno della “democratica” Europa.
Ecco perché, parlando del conflitto russia-ucraina, usa, ue, bisogna conoscere la storia antecedente al 2022, quella storia che evidentemente fino ad oggi si è voluta ignorare ma i morti veri, non quelli di propaganda, si fanno sempre sentire…sempre.

