
L’aceto dei 4 ladri, nome assai pittoresco, ha una storia tutta da raccontare sulla sua origine.
Sentite:
Pare che, nel 1630, durante la tremenda peste di Tolosa, quattro ladri spericolati entrassero nelle case dei moribondi e dei morti per derubarli di tutto, assolutamente incuranti del possibile contagio.
Quando vennero presi, si chiese loro come mai non avessero paura della malattia mortale :il giudice disse loro che se avessero rivelato il prezioso segreto della loro immunità, sarebbero stati graziati.
A questa promessa i ladri riferirono che per salvarsi dal contagio si bagnavano i polsi e le tempie un paio di volte al giorno con un macerato preparato con varie erbe, la cui origine si perdeva nella notte dei tempi, tra cui :
SALVIA
ROSMARINO
TIMO
LAVANDA
Da quel giorno questa ricetta prese il nome di ACETO DEI 4 LADRI che venne riconosciuto e formalizzato dal Codice Ufficiale Francese del Corpo Medico nel 1758.
Agli ingredienti originali vennero aggiunti:
cannella
acoro aromatico
aglio
Che però non compaiono nella ricetta di famiglia, al loro posto noi ne inseriamo altri.
Eccovi quindi il mio aceto dei 4 ladri:
mettere in un vaso, possibilmente di vetro scuro
un cucchiaio di piccole foglie di canfora triturate
un cucchiaio di foglie di salvia triturate
un cucchiaio di foglie di rosmarino triturate
un cucchiaio di foglie di timo triturate
un cucchiaio di foglie di fiori di lavanda triturati
un cucchiaio di chiodi di garofano schiacciati
un cucchiaio di ginepro (ramoscelli e bacche) triturato
un cucchiaio di foglie di alloro triturate
Quindi si aggiunge 1 litro di aceto rosso, possibilmente prodotto da vino “vero” e si lascia macerare il tutto per sette giorni prima di filtrarlo.
Questo aceto, per i suoi componenti, ha forti proprietà antisettiche, antibiotiche, antinfiammatorie, antimicotiche, febbrifughe, insettorepellenti, e bechiche, cioè attive contro la tosse.
Può essere conservato a lungo. E’ utile per prevenire le malattie virali ed epidemiche (due gocce ai polsi e alle tempie mattino e sera come i famosi ladri).
Per combattere le emicranie è una mano santa: provare per credere, basta massaggiare la fronte o le tempie più volte al giorno usando il preparato.
Per non parlare del suo aroma: utilissimo per stappare nasi infiammati in casi di forti raffreddori.
Io ne tengo sempre una bottiglietta a portata di mano.

Pensa te! Prendo nota.
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baciotti
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lo faccio immantinente!
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E’ un antico rimedio che ti sarò molto utile…ciao giulia
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la ricetta che cercavo… buon lunedì Vic
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buondì giò…
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Ho preso nota, c’è saggezza infinita nelle ricette antiche che vengono tramandate. E indagando tutte hanno delle spiegazioni scientifiche! Grazie Vikibaum, un raggio di sole a te, buona giornata.
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grazie elisa, sì c’è saggezza….. ❤
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