lo ribloggo, oro, perché mi piace troppo…
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Alla fine del 1200 il Comune di Firenze decise di costruire un nuovo Duomo; quello vecchio, Santa Reparata, come scriveva il Villani “crollava per l’estrema età” e di fianco al nuovissimo battistero di San Giovanni non faceva una bella figura, “apparendo di molto grossa forma”.
La prima simbolica pietra della facciata venne posta l’8 settembre 1296; per arrivare alla conclusione dei lavori ci vollero circa 170 anni, perché si trattò d’un lavoro complesso, intervallato da problemi quali guerre, pestilenze, lotte intestine e, nel loro piccolo, anche Bischeri.
Santa Maria del Fiore sarebbe stata immensa, quindi c’era bisogno di molto spazio per costruirla; il Comune deliberò così di acquistare tutte le case e i terreni che si trovavano nel perimetro del progetto.
Proprietaria degli immobili compresi fra l’edificando Duomo e via dell’Oriuolo (dove ora c’è la targa succitata) era l’importante e facoltosa famiglia Bischeri, che fra il 1309 e il 1431…
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