
E’ una torta “povera” in cui veniva riciclato il pane raffermo. Salata, senza cacao e zucchero, è piatto antichissimo dell’appennino ligure.
Pare che l’aggiunta del cacao e dello zucchero venga dalla vicina lunigiana, toscana.
Uvetta, pinoli,amaretti sono personalizzazioni 🙂
Questa è la ricetta che da sempre si segue in famiglia:
Occorrente
2 etti di mollica di pane raffermo
70 gr di burro, da sostituire eventualmente con olio
1 etto zucchero
pinoli e uvetta (fatta rinvenire in acqua calda)
2 uova intere
2 cucchiai abbondanti di cacao
1 etto di amaretti secchi sbriciolati
mezzo litro di latte
un pizzico di sale
Esecuzione
Versare il latte sopra la mollica in un pentolino su fuoco basso, ottenuto un impasto morbido trasferirlo nel recipiente dove si lavorerà la torta,unire le uova intere, lo zucchero e il resto degli ingredienti , girando continuamente l’impasto.
Adagiare il tutto in una pirofila con il fondo ricoperto da carta da forno e quando quest’ultimo è ben caldo infornare per circa 40 minuti.
Ricordatevi: dopo i primi 15 minuti diminuite la temperatura fino al termine cottura.
Controllate con il solito stecchino.
La torta va servita fredda!
Ragazzi, sentirete che bontà, da leccarsi le orecchie ❤ ❤ ❤

Deve essere niente male….
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è buonissima anche quella salata
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Yum
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sì doppio yum…
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La torta di pane diffusissima in tutta Italia ognuno ha la sua versione e sono tutte ottime, in famiglia la prepariamo aggiungendo le mele la buccia di limone e gli amaretti, lo zucchero non serve 🙂
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a ciascuna regione il suo…è sempre un piatto povero che si può più o meno arricchire…
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Guddissima!!!
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sì è molto buona!ciao silvia
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