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IN UN PAESE NORMALE LA BOSCHI SI SAREBBE GIA’ DIMESSA

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-Il caso della Banca Etruria e gli interventi governativi che ne sono seguiti e che seguiranno rendono evidentemente inopportuna la presenza della Boschi in consiglio dei ministri. E’ inopportuna per tutti, tranne che per chi, come PD e FI, si apprestano a presentare un progetto di legge sul conflitto di interessi scritto da un ex avvocato di Berlusconi!
La Boschi dovrebbe dimettersi, in un paese normale lo farebbe, senza drammi, perché la politica non e’ mestiere, e’ servizio, e di brave e bravi quanto la Boschi in giro ce ne sono tantissime e tantissimi.-
Ma ovviamente resta dove è…perché lei è lei…e mi fermo, rido agro ma mi diverto! sto solo aspettando, come un  avvoltoio, sapete quelli brutti  e maligni  dei cartoni?  🙂

VIKI BAUM

42 pensieri su “IN UN PAESE NORMALE LA BOSCHI SI SAREBBE GIA’ DIMESSA”

  1. In un Paese normale non avrei trovato, due mesi fa, Banca Etruria tra i prodotti investimento consigliati nientepopodimeno che ALTROCONSUMO! Alla faccia della tutela del consumatore… e per fortuna ho occhio allenato a certe cose e mi son ben guardato dall’investirvi i miei dindini…

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      7. a me veramente sembra che l’80% degli italiani abbia inveito contro la Boschi. Quasi nessuno però si è preso la briga di leggere qualcosa per cercare di capire quale sia nel merito la faccenda. La politica è come il pallone qui (in Italia): argomento di tutti, che non richiede impegno per discuterne. Basta gridare più forte

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      9. veramente non mi riferivo a te ma parlavo in generale. Non è esatto che non ne parla nessuno, è vero proprio il contrario: ne parlano tutti. Per come la vedo io, informare (ed informarsi) non serve a niente. Serve studiare. Ma questa è un’opinione personale

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      10. non mi pare che in tanti capiscano, visto che nulla cambia…guarda che io per informarmi intendo leggere e non solo in italia…e per me questo è studiare…poi ognuno la pensa come crede…

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  4. Io mi appollaio con te a vedere se almeno adesso che sono stati toccati nel portafoglio,cosa più importante di tutte per qualcuno,gli italiani impugneranno i badili e andranno a buttar fuori dal governo questi delinquenti dittatori pagliacci! Basta suicidi:datele alla causa della vostra rovina!

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  5. Io sul conflitto di interesse, però in questo caso mi sento di dissentire.
    La Boschi è ministro di un ministero che nulla ha a che vedere con il sistema bancario.
    Sarebbe come dire che le colpe del padre medico ricadono sul figlio carpentiere: inaccettabile.

    Naturalmente vanno prese le misure per cui la Boschi non sia chiamata a decidere su questioni politiche che riguardano direttamente o meno i suoi cari, ma questo dovrebbe valere sempre per tutti!

    Inoltre allora perché immaginarlo su un ministro e non su un capo delle burocrazie, ma quindi anche su un livello intermedio.

    La legge sul conflitto di interesse negli altri stati non è fatta per impedire il raggiungimento di certi incarichi ma nel obbligare l’individuo ad avere un comportamento non opinabile.

    In questo caso il ministro cosa dovrebbe fare? Lei non ha compiuto (ad oggi neppure per rumors) atti discutibili.

    La domanda vera è come mai in Italia sono tutti imparentati, forse dovremmo mettere un conflitto di interesse direttamente sulla parentela in luogo della meritocrazia che non riusciamo ad esprimere

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      2. Avevo scritto male. Dico che il conflitto di interesse serve a fare una cosa chiara.

        Se volgliamo parlare dell’opportunità mediatica è un altro discorso, ma se lo segui, abbiamo una classe diregente tutta figlia o amica dei soliti noti salottini.

        Una nobiltà spesso decadente e incapace, ma il tema diventa tutt’altro e molto più ampio.

        Sono più chiaro, non è sbagliato che B. volesse fare il Premier era sbagliato che non ci fosse regole chiare sui passi che doveva fare, sbagliato che non ci fosse una antitrust sulle attività che evidentemente favorivano i gruppi di suo interesse.

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      4. sì era per parlare di qualcosa di eclatante appunto, e concordo che ne segua le orme, ma vorrei evitare l’impiego di strumenti inadeguati.

        Se la boschi si dimettesse sarebbe un atto di stile, ma non trovo corretto chiamare in causa il conflitto di interesse.

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      5. atto di stile che ai nostri E’ sconosciuto, vedi crocetta e marino, quest’ultimo l’han proprio costretto con i coltelli. Non temo di fare nomi, son cose che almeno il 20% degli italiani ben sa. Per ora mi basta.e per la tenera fanciulla…avere un padre responsabile della rovina di tanti risparmiatori che si salva con le reti governative ….è nauseante.
        non vuoi parlare di conflitto di interessi? benissimo , parliamo di vergogna…così sono più chiara!

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      1. Non la vedo così, in questo caso almeno. Ma anche ascoltando molte voci molto critiche in materia.

        L’unica cosa chiara (su cui concordo) è che non è accettabile far pagare ai risparmiatori azionisti e obbligazionisti.

        E vanno anche fatti pagare i soggetti che hanno avuto comportamenti illeciti o da caporalato (parlavono oggi di collusioni locali)

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      3. Il babbo innocente va perseguito ma le colpe dei padri non devono ricadere sui figli.

        Trovo corretto però che sui figli si faccia qualche controllo in più.

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      5. Abbiamo una magistratura, che deve seguire il suo corso.

        E questo corso dovrebbe essere più breve. 😀

        Il “non si può escludere che” ritornato in auge in questi giorni è terribile.

        Le cose vanno provate non sospettate, fino a prova contraria, chiunque è considerato innocente.

        Ci manca solo la presunzione di colpevolezza… (ci manca mica tanto visto come siamo sudditi verso lo stato)

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  6. Caro Do, o sei il classico provocatore o non vivi in Italia, da quello che scrivi appare una sorta di clemenza verso coloro che hanno scelto il mestiere del politico, d’altronde quale altro lavoro o professione permette di portare a casa tanto denaro insieme a tutti i benefici che derivano dalla politica, anzi dalla casta della politica.
    Per condannare un politico corrotto in presenza di prove, non occorre aspettare il terzo grado di giudizio, le dimissione vanno date subito.
    La politica deve poggiare il suo valore sull’Etica, come aveva dimostrato oltre 2.000 anni fa Aristotele, ne consegue dunque che anche tutta la vita privata deve essere stata agita all’insegna dell’Etica, invece ci ritroviamo politici che dopo essere stati condannati e dopo essersi eclissati per qualche anno, di punto in bianco si ripresentano per essere eletti, siccome noi elettori non decidiamo piu’ le persone, ma soltato il partito politico, e’ facile per questi ex-pregiudicati, perche’ di questo si tratta, farsi nominare parlamentare dal proprio partito di appartenenza.
    Il problema sarebbe molto piu’ complesso, ma risolto almeno questo punto, potremmo dire di avere almeno persone oneste a rappresentarci.
    Siamo uomini e siamo italiani, si sa, l’italiano medio di adatta alla massa e quando la massa dei politici si fa corrompere, anche il piu’ onesto degli uomini si adatta in segno di solidarieta’.
    Nel nostro paese il problema non sono i partiti ma gli uomini che formano questi partiti.
    Dobbiamo cambiare modo di ragionare, altrimenti resteremo sempre ITALIOTI!!
    Ciao Viki…….

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    1. ecco nico…applaudo alla tua capacità di disquisire …hai detto quello che ho scritto io con molta più eleganza. io sono andata diretta , al solito, ma il risultato è il solito: la figlia di un padre inquisito non può essere un ministro della repubblica nel nostro paese in cui la corruzione è in pratica lo stato.grazie e ciaooo

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