Il cerchio e il guanto: incontri di viaggio

ofelia estate

Nel flusso sibilante della pioggia invernale fantastico
sugli ostacoli leggendari del vostro amore  cocciuto:
una lunga pianura  senza fine
mostruose inaccessibili montagne
e oscillante nella notte il viso di un’altra donna
-dimenticata?-
Lei ti aspetta forse da ore spostandosi nervosa
dalla stazione al bar
-caffè e sigarette bruciate in fretta
sotto la tettoia-
Osserva i treni arrivare, partire, sfrecciare veloci
fantasmi smerigliati d’acqua.
Tu arrivi
pallido e invecchiato di stanchezza.
Ti corre incontro muta fino a quando
le  vostre mani gelate incerte si toccano.
Hai viaggiato per ore con una signora anziana
che ora, curiosa, disegna un cerchio netto sul vetro
con un guanto
per  spiarvi nel buio umido mentre vi baciate
– fiati caldi  nel gelo-
ancora incapaci di parlare.
I nostri sguardi si incontrano: la donna nella cornice di nebbia
mi sorride…

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