CINISMO di oggi

La vignetta di oggi non è altro che una fugace rappresentazione della viscida e sporca realtà che ci circonda. Io non guardo la TV, come vi ho detto fino alla nausea, ma ovviamente mi documento, guardando spezzoni su YouTube e leggendo articoli. La deriva televisiva nel nuovo millennio è l’esaltazione stessa del macabro e del cinico, una fiera di vanità e ignoranza che vede parenti di vittime più eccitati per popolarità che non distrutti dal dolore, selfie davanti ad auto che bruciano e navi affondate. Scommetto che vi sono immediatamente venute in mente queste immagini, non vi serve nemmeno cercarle su Google. Titoli di articoli sui quotidiani online creati appositamente per attirare il fagocitatore medio di spazzatura pseudo-giornalistica, a volte e sempre più spesso guardando quelle che una una volta erano testate autorevoli mi viene da dire:-Possibile che un sito umoristico come bastardidentro abbia più valori etici e morali della maggior parte di questi giornali “seri”?-

​Anwar Maggi di Bastardidentro.it

Altroché se siete più seri, caro Maggi! Del resto la satira di qualità è sempre stata “seria”, dalla notte dei tempi, anche perché non è per tutti, diciamo che ha un pubblico scelto, neuronicamente attivo! 🙂
Lo disse anche Marziale, 2000 anni fa, magari con altre parole ma il senso è questo 🙂

22 pensieri su “CINISMO di oggi”

  1. Qui non si tratta più di spazzatura, Viki, questa è pura follia… ricordo ai tempi del delitto di Zio Michele che si organizzavano gite in pullman per visitare i posti dell’omicidio… io trovo tutto ciò aberrante e vorrei che fossero resi pubblici i nomi dei partecipanti affinché, se mai dovessi incontrarne uno, saprei che devo fuggire da colui che non ha cervello…

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    1. Bravo Gigi:i pellegrinaggi sui luoghi delle tragedie per me è assurdo!!! Qualcuno me ne spieghi il senso: tutti vogliono aiutare investigando (senza immaginare che così le indagini le contrastano) o perverso piacere di assaporare il dolore altrui con finto pietismo?

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    2. ordinaria amministrazioneai nostri giorni, visto che mentre uno affoga l’importante è fotografarlo…ho visto un ragazzo farsi un selfie con un cadavere ancora al volante della macchina incidentata! da qui la scelta di oggi

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      1. No gigi, sono pericolosi eccome…peggio dell’ebola è un contagio che si espande a macchia d’olio, ma non hanno tutte le colpe…iniziamo dai genitori, diciamo 20 anni di rovina culturale e sociale, No, non provo nessuna pena, ne prendo solo atto e ringrazio gli dei di avermi dato una famiglia e dei genitori “insoliti” quanto vuoi ma”di spessore” diciamo.

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  2. Il peloso voyeurismo della gente verso le disgrazie é magistralmente rappresentato dal mitico Maccio Capatonda nel film Italiano medio: una donna sviene sull’autobus e solo lui se ne accorge.Quando chiede aiuto tutti scattano foto col telefonino anziché soccorrerla! Nella realtà mi ricordo ancora con disgusto quella gente che scattava foto al cadavere di una donna suicida il cui corpo era rimasto infilzato sulle lance di un cancello.Io avrei pianto davanti a un’immagine del genere! Ma come si fa???? Che razza di gente c’è in giro?

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  3. Ciao!
    Sono pienamente d’accordo con te.
    Poi ultimamente ho letto un articolo in cui si spiega come i siti web di informazione, anche quelli più famosi e noti per serietà, mettano video o notizie di basso livello solo per aumentare i clic e le visite.
    E’ una tristezza inaudita.

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    1. E’ la verità, simona, e già che ci siamo…sono stanca di pubblicità a go-gò, anche nelle testate, quelle “serie”, spot che urlano e , quando tacciono, non riesci a liberartene… buona giornata, mia cara

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  4. ….in televisione ormai si parla solo di tragici omicidi o di succulente portate da cucina…..possibile
    che non si vagli la possibilità di programmi diversi e più gratificanti?
    Un abbraccio cara viky

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  5. C’è un accanimento verso il macabro… E parlate di cattivo gusto è riduttivo, ormai la gente non ha proprio rispetto di niente e così anche le tragedie diventano fonte di lucro e oggetto di “commercio” …. Con buona pace del dolore delle vittime

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