Riecco il Ponte: sbagliare è umano, perseverare è diabolico

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alfano era così contento, pensa un po’, chissà perché…uno scandalo che si aggiunge a tanti altri. Tra l’altro non è il popolo calabro e siculo che lo vuole, il ponte! ho amici sia a Reggio che a siracusa…quindi, cui prodest? che domanda stupida, vero? ciauuuu
P.S. il 30 Settembre ho già ribloggato sull’argomento: “Le grandi opere inutili”, di altro autore. Lo scandalo è tale che… “repetita iuvant”!!!

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Grandi opere mai terminate, sprechi enormi, appalti truccati e corruzione… Qualche giorno fa Alfano ha trovato la soluzione definitiva a tutto questo, cioè realizzare il Ponte sullo Stretto.

In Italia realizzare grandi opere, specialmente nell’ultimo ventennio, è quasi sempre stato un suicidio, gli esempi sono infiniti (come le opere stesse): non possiamo non partire dalla Tav, infatti il costo originario di 15 miliardi euro è lievitato a 32 miliardi, il triplo rispetto a quanto speso da Spagna e Francia per la stessa opera, e secondo le stime si potrebbe arrivare, addirittura, fino a 57 miliardi complessivi, senza aprire anche l’altro capitolo, quello del forte impatto ambientale; stessa storia per quanto riguarda il Mose di Venezia, tra una tangente e l’altra, per realizzarlo sono già stati spesi cinque miliardi, mentre in Olanda è costato un terzo. Precedentemente troviamo il caso più eclatante di tutti, quello dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria; i lavori cominciati…

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26 pensieri su “Riecco il Ponte: sbagliare è umano, perseverare è diabolico”

      1. Ma perchè Alfano non si interessa della Salerno Reggio Calabria?
        Pare ( fate le debite proporzioni) la Cattedrale di Gaudì!!!!!
        E poi i cantieri o subappalti magari è gente in odore di camorra e “dintorni”.
        Casamonica docet.

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  1. Ormai siamo arrivati all’assurdo più totale perché noi non siamo una nazione ma un branco di schiavi da spremere. Io non sarei contrario a realizzare grandi e piccole opere ma sono contrario a realizzarle in questo modo e da questa gente.Ma soprattutto non dimentico che questa gente è lì perché lo abbiamo permesso. Un unico esempio : la storia dei musei e degli scioperi. Per come la vedo io, appena il governo provava solo a ipotizzare di vietare lo sciopero il giorno dopo si dovevano fermare tutti ma proprio tutti. Invece qui…non succede nulla. Ieri mirafiori, oggi Colosseo e domani non ci sarà più nessuno sciopero e nessun sindacato. Questa è l’Italia ormai. Per cui prepariamoci a veder i nuovi scandali del prossimo decennio con le solite manfrine di chi non c’era o non sapeva o non vedeva o non sentiva. Detto ciò io proporrei un ponte tra Palermo e Tunisi che almeno risolviamo il problema degli sbarchi…

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      1. In effetti come target al massimo coinvolgeremmo le lesbiche…quindi forse un Partito Godiamocela Tutti andrebbe meglio!

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