Un pensiero su “Jean-Pierre Martin, “Technique de la mort au lit”.”

  1. -Lui, l’anti-Sartre, l’anti-Aragon, e anche l’anti-Breton? Se avesse avuto ragione lui a farsi valere con l’atto, la pittura, la scrittura intesa non come cura ma via di fuga? E ancora in questo percorso senza fine rifiutare di fermarsi in un posto, resistere al gruppo, alla logica gregaria: non è forse una espressione del coraggio? – sì, assolutamente, carissimi saluti

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